Il Monza di Bocchetti è sempre più fanalino di coda della Serie A. Questo pomeriggio, i brianzoli hanno perso per 1-2 in casa lo scontro diretto contro il Cagliari, complicando così ulteriormente la propria situazione in classifica. Dopo il vantaggio firmato da Caprari, i rossoblù sono riusciti a rimontare grazie a Zortea e Piccoli.
Padroni di casa che oltretutto dopo l’ora di gioco sono rimasti in inferiorità numerica a causa del cartellino rosso estratto ai danni di Danilo D’Ambrosio. Un episodio che però a suscitato tanti dubbi e polemiche con lo stesso calciatore che, come si legge dal labiale avrebbe detto: “Che scarsi“, riferendosi proprio alla squadra degli arbitri.
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D’Ambrosio, la difesa di Calvarese
Ma cosa è successo? Al 63′ della gara tra Monza e Cagliari, D’Ambrosio è stato espulso per condotta violenta su Mina. Il difensore prova a rialzarsi e, girato di spalle, colpisce Mina con i tacchetti sulle parti basse. L’arbitro Di Bello viene richiamato al Var e successivamente decide di estrarre il cartellino rosso ai danni dell’ex Inter, per condotta violenta. Sui propri profili social, l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese si è espresso sull’episodio.
“Premesso che si è perso da quello che vedo nel campionato di Serie A la valutazione dell’intensità (in uno sport di contatto come il calcio), che fa la differenza sulla condotta violenta, continuo a vedere espulsioni per gesti che sono sì sopra le righe, ma che di violento non hanno nulla. Il cartellino rosso è la punizione più estrema: per comminarlo serve che sussistano tutti i parametri necessari. Nella fattispecie, qui D’Ambrosio prova semplicemente a rialzarsi; il VAR usa lo slow motion, soprattutto su situazioni del genere, che enfatizza quello che è un contatto: più lo si rallenta, più sembra grave. Qui abbiamo solo un giocatore che prova a rialzarsi, senza alcun tipo di violenza. Per me questo episodio non è da intervento VAR”.
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