Per Stefano Pioli il Milan avrà sempre un posto speciale nel cuore. Non a caso – dopo la vittoria dello scudetto nel 2022 – quel logo lo ha impresso a vita sulla sua pelle. Dallo scorso 18 settembre ha però deciso di cambiare vita. Via dall’Italia per nuova esperienza da allenatore dell’Al-Nassr. E a dirla tutta, la vita in Arabia Saudita sembra fargli bene: auto esclusive da 800 cavalli, hotel cinque stelle lusso e cene con Cristiano Ronaldo sono ormai la quotidianità per l’ex calciatore di Juve, Verona e Fiorentina. Ma il divorzio dal Milan è ancora una ferita aperta che Pioli ha ripercorso in una lunga intervista pubblicata in giornata.
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Pioli e il divorzio dal Milan: “Ecco quando lo capii”
Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Stefano Pioli ha rivissuto l’esperienza al Milan, ripercorrendo gli ultimi istanti da allenatore. “C’è stato un momento preciso: ritorno dei quarti di Europa League, Roma-Milan, all’Olimpico. All’andata avevamo perso 1-0. In spogliatoio, prima del match feci un discorso da pelle d’oca, uno dei miei più sentiti di sempre. Ero sicuro di passare. Invece alla squadra non arrivò nulla e in campo fece poco. Lì mi accorsi che quello che davo non bastava più. L’empatia si era guastata”.
“Rimpianti? Nessuno, per me esiste un solo metro di giudizio…”
Un’esperienza magnifica, in cui però qualcosa si era rotto. Ma nonostante l’esonero, Pioli non ha rimorsi: “Per me, esiste un solo metro per valutare un’avventura professionale: valutare la squadra come l’ho trovata e come l’ho lasciata – ha detto l’attuale tecnico dell’Al-Nassr –. Tutto ciò che è accaduto in mezzo, di buono e di cattivo, fa parte del percorso e va accettato”. E chissà se lunedì 6 gennaio farà il tifo per la sua ex squadra, impegnata contro l’Inter nella finale di Supercoppa Italiana.
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