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Serie A

Neres sbiadisce Kvara e fa come il georgiano fece con Insigne

Il Napoli è “campione d’inverno” e Conte guida una squadra in grande crescita, anche grazie a David Neres. Il brasiliano sta rubando la scena a Kvaratskhelia, tra dribbling, gol e imprevedibilità.

David Neres
David Neres (LaPresse)

Il Napoli è campione d’inverno, con qualche virgoletta qua e là sul “titolo” degli azzurri viste le diverse partite da recuperare da parte delle rivali in classifica. Fatto sta, comunque, che la squadra di Conte, attualmente, guarda tutti dall’alto verso il basso e lo fa oltre ogni previsione dato l’inizio di campionato con il tonfo di Verona e qualche prestazione claudicante nel mezzo che il tecnico leccese è riuscito a rimettere in piedi alla grande. Il tutto grazie a un’ottima coesione di squadra e ad alcuni singoli, oltre i soliti noti, che si sono messi in particolare evidenza.

Tra questi, impossibile non citare David Neres. Il brasiliano arrivato dal Benfica ci ha messo un po’ di tempo a conquistarsi il posto da titolare, ma adesso sembra esser diventato intoccabile per Conte e inamovibile dal cuore dei tifosi. Eppure il classe 1997 aveva cominciato la sua avventura partenopea conquistando il record di primo giocatore a sfornare 3 assist nelle sue prime 3 partite giocate in Serie A, ma ci ha messo poi qualche passo in più per entrare appieno nei meccanismi del Napoli e di un motore che il tecnico azzurro vuole sempre ben oliato. E adesso Neres ha cominciato anche a dire la sua anche in zona gol, con 2 reti (e mezzo, considerando la serpentina sporcata dall’autogol di Lautaro Giannetti che ha ribaltato l’Udinese) in campionato. Prestazioni da capogiro da parte del verdeoro che starebbero riuscendo a mettere in secondo piano anche un calciatore della caratura di Khvicha Kvaratskhelia, eroe dello scudetto ma che vede ora vacillare il suo status.

Napoli, Neres non fa rimpiangere Kvaratskhelia. E il passato azzurro è dalla sua parte

In questa prima metà di stagione, le giocate di Kvara non hanno infiammato i cuori dei tifosi partenopei che stanno invece ardendo per il calcio bailado di Neres. In praticamente metà del tempo del georgiano (728′ contro 1.291′ tra Serie A e Coppa Italia), il brasiliano ha più partecipazioni a gol del 77 azzurro (10 contro 8), ma al di là dei numeri è la pericolosità percepita a rendere l’ex Benfica così amato da sostenitori napoletani. Dribbling, velocità, imprevedibilità tutte cose che a Khvicha stanno mancando e che dovrà presto recuperare se non vuole dire addio al suo ruolo di inamovibile.

Per Kvaratskhelia c’è poi la questione rinnovo. Un prolungamento che tarda ad arrivare e che sta irritando tutto l’ambiente azzurro. Il georgiano rischia così di andare via a fine stagione, ma con un Neres così i tifosi potrebbero quasi non accorgersene. Una sorte beffarda per il 77 che potrebbe patire lo stesso destino di Lorenzo Insigne di cui proprio lui fu carnefice.

Al suo arrivo al Napoli, infatti, l’intero popolo partenopeo stava piangendo l’addio destinazione Canada di colui che era stata una bandiera del napoletanismo per anni. Sembrava impossibile, ma dopo pochi mesi Kvara aveva fatto dimenticare Insigne arrivando poi a conquistare il tricolore. Ora Neres potrebbe fare lo stesso proprio con il georgiano, facendolo finire nel dimenticatoio prima ancora di un suo ipotetico addio. Corsi e ricorsi storici. Due anni fa arrivò poi lo scudetto. Adesso si incrociano le dita e si tocca ferro.

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