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Serie B al giro di boa: Sassuolo e Pisa davanti, lo Spezia guida la bagarre

Sassuolo e Pisa dominano la Serie B dopo 20 giornate, lo Spezia 3° insegue. La Cremonese punta ai playoff, deludono Palermo, Sampdoria e Salernitana, neopromosse da applausi

Sassuolo-Pisa
Sassuolo-Pisa (© Lapresse)

Due Campioni del Mondo in vetta alla classifica di Serie B. Dopo 20 giornate il Sassuolo di Fabio Grosso e il Pisa di Filippo Inzaghi prenotano un biglietto di sola andata per la Serie A: i neroverdi occupano la prima posizione (46 punti) con tre lunghezze di vantaggio sulla compagine di Super Pippo (43 punti) che si è imposto nel Boxing-Day di Santo Stefano. Appena più staccato, in terza posizione, troviamo lo Spezia a quota 38; la Cremonese, invece, guida una batteria di 12 squadre in 7 punti, a dimostrazione del fatto che per la corsa play-off sarà bagarre fino all’ultima curva. Sorprendono in negativo Sampdoria e Salernitana, rispettivamente in 16ª e in 18ª posizione, le grandi delusioni di questa prima parte di stagione del torneo cadetto.

Sassuolo e Pisa: la strada è lunga, ma è quella giusta

I numeri ce lo hanno confermato, ma in realtà che il Sassuolo in Serie B potesse contare su una rosa fuori categoria, era cosa risaputa. Negli ultimi mesi Grosso ha recuperato anche Berardi, ma in precedenza poteva già far affidamento sui vari Doig, Thorstvedt, Tolijan e Laurientè, calciatori che farebbero comodo anche a diversi compagini di massima serie. A questi si aggiungono le performance di livello di Horațiu Moldovan, portiere in prestito dall’Atletico Madrid, decisivo in diversi successi stagionali degli emiliani. 13 vittorie nelle ultime 16 partite, due soli pareggi e una sola sconfitta. L’unico passo falso è stato il ko contro il Pisa, ma dopo la sconfitta con la Cremonese la squadra ha collezionato ben 14 risultati utili consecutivi. Se riuscisse a replicare un andamento simile, la promozione in Serie A potrebbe arrivare con largo anticipo.

Nella stagione 2021-2022, il sogno promozione si è infranto nella finale play-off contro il Monza. Successivamente sono arrivati un 11° e un 13° posto, quest’anno, invece, sembra poter essere quello buono per il Pisa, merito di un allenatore che conosce bene la cadetteria, avendo guidato in passato Brescia, Reggina, Venezia (semifinale play-off 2017-2018), centrando il salto di categoria col Benevento nel 2020 (record per la categoria). Protagonista dello straordinario ruolino di marcia dei toscani è il centrocampista ex Brescia, Matteo Tramoni, che ha già eguagliato il suo miglior score realizzativo (8 reti) di quando indossava la maglia delle rondinelle. Se nel girone di ritorno il Pisa dovesse riuscire a correggere qualche difetto, che di recente è costato caro contro Modena e Carrarese, quello che ai nastri di partenza era impensabile ai molti, potrebbe tramutarsi in realtà.

Spezia, un’occasione irripetibile

Nelle ultime due uscite stagionali lo Spezia ha un po’ mollato la presa, la sconfitta di Bari e il pari casalingo col Mantova hanno fatto scivolare i liguri a -5 dal secondo posto. Tuttavia, il vantaggio sul 4° posto è di otto lunghezze e questo alla lunga potrebbe risultare un fattore. Se al termine del campionato la squadra allenata da Luca D’Angelo dovesse mettere tra sè e la quarta classificata, al momento la Cremonese, 14 punti, i playoff non verrano disputati. L’ultima volta accade nella stagione 2006-2007 con Juventus, Napoli e Genoa promosse direttamente in Serie A.

Cremonese, serve un’impresa

Stroppa, Corini e ancora Stroppa.  Già un doppio cambio in panchina per la Cremonese che dopo la finale play-off persa col Venezia, non ha imparato la lezione della scorsa regular-season e con ogni probabilità sarà chiamata ad una nuova rimonta. Una sola vittoria nelle ultime cinque c0l pari emblematico nel derby dell’Oglio col Brescia: in vantaggio fino al 94′ con l’uomo in più, ma beffata a trenta secondi dal triplice fischio. Appena 8 vittorie, cinque in meno del Pisa e sei in meno del Sassuolo, sei pareggi e altrettante sconfitte. Un trend ampiamente al di sotto delle aspettative, considerando il livello tecnico della rosa a disposizione dell’ex allenatore del Monza che proprio con i brianzoli centrò la promozione in Serie A. È un traguardo nelle sue corde, ma deve riuscire a trasmetterlo ai propri allievi.

Neopromosse da applausi

Cesena, Juve Stabia e Carrarese, neopromosse sì, ma solo sulla carte. Le nuove arrivate non hanno pagato lo scotto del salto di categorie e sono la sorpresa positiva di questa prima parte di campionato. Il modello Juve Stabia regge anche in Serie B, trascinata da un super Adorante, a quota 8 centri. Oltre ai campani, anche Cesena e Carrarese occupano la parte destra della classifica, in piena corsa per la zona play-off: i romagnoli hanno un po’ accusato il colpo nelle battute conclusive del girone d’andata, incassando tre sconfitte di fila; la Carrarese, invece, dopo un inizio a fari spenti, è riuscita a trovare il bandolo della matassa. 11 punti nelle ultime cinque valgono al momento l’ultimo treno per la Serie A.

Sampdoria, Palermo e Salernitana in alto mare

Chi invece finisce sicuramente dietro la lavagna al giro di Boa sono Palermo, Sampdoria e Salernitana. Alessio Dionisi non è riuscito a risolvere i problemi che attanagliano da tempo i rosanero, alle prese con il solito handicap della continuità di risultati che restano altalenanti. L’equilibrio che caratterizza il torneo cadetto, tuttavia, mantiene vive le speranze promozione dei siciliani che dovranno passare al 70% dai play-off. Chissà se l’avvicendamento di Carlo Osti nel ruolo di direttore sportivo, al posto di Morgan De Sanctis, non possa portare dei miglioramenti già a partire dalla sessione invernale di calciomercato. Il futuro dell’ex tecnico del Sassuolo resta appesa ad un filo, quattro ko nelle ultime cinque, al prossimo l’esonero potrebbe diventare una concreta possibilità.

Sono tanti i punti in comune tra Sampdoria e Salernitana che erano partite con l’intenzione di voler competere per un ritorno in massima serie e invece il principale obiettivo stagionale è diventato improvvisamente la salvezza. Pirlo e Sottil hanno lasciato spazio a Leonardo Semplici da una parte, dall’altra Roberto Breda, usato sicuro (più di 200 presenze da calciatore con la maglia granata che ha guidato anche in passato nella stagione 2010-2011 e 2011-2012), è subentrato a Stefano Colantuono che in precedenza aveva preso il posto di Martusciello. Le rispettive dirigenze avranno un ruolo fondamentale nell’asta di riparazione invernale, c’è aria di rivoluzione sia per i blucerchiati, sia per i campani. Chi non sarà reputato all’altezza della situazione scenderà dalla nave, veterani compresi.

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