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Ranieri, dalla chiamata dei Friedkin al derby: lo sguardo è già al futuro

Claudio Ranieri si gode il magic moment dopo la vittoria di domenica al derby e pensa già al futuro: ecco quando smetterà di allenare

Claudio Ranieri
Claudio Ranieri (© Lapresse)

E quando pensi che sia finita è proprio allora che comincia la salita, che fantastica storia è la vita”: la canticchia ogni giorno Claudio Ranieri. Da quando è tornato sulla panchina della Roma, per Sir. Claudio è stato un turbinio di emozioni. Tutto in poche manciate di mesi: dalla chiamata dei Friedkin, il volo per Londra e l’inizio di una nuova avventura. Poi il campo, le difficoltà, gli errori e la rinascita culminata con la vittoria della partita più sentita dell’anno. Il legame con la piazza, con la sua gente, è qualcosa di indescrivibile. E stentano ad uscire le parole per descriverlo. 

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Le richieste

In una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, il tecnico della Roma ha provato a mettere a nudo le sue emozioni. Nonostante si consideri un timido: “Sì. Per questo non vado sotto la curva, eviterei volentieri anche le interviste. Ma non posso farlo, è lavoro”. Ma è ineccepibile che si sta scrivendo un’altra pagina di storia della sua immensa carriera. “Negli ultimi mesi ho ricevuto più richieste che dopo il trionfo col Leicester – ha detto stupido sir. Claudio -. Quando mi sono accordo che c’era ancora voglia di Ranieri, la voglia è tornata pure a me, ma sapevo che l’avrei fatto solo per due squadre, Cagliari e Roma. Mi hanno tirato giù dall’avventino”. 

La chiamata e il volo per Londra

L’anno scorso i sardi, quest’anno i giallorossi: “Quel lunedì di Novembre mi telefonò Ghisolfi per dirmi che i Friedkin volevano parlarmi – ha continuato –. Sono partito subito per Londra. Avevano appena esonerato Juric, chiamano me e che pensiero posso mai fare? Claudio, si ricomincia. I Friedkin hanno voglia di fare bene, di riportare in alto la Roma. Non parlano in pubblico? Gli americani sono fatti così. Affidano i compiti alle persone che scelgono e se non vanno bene le cambiano”. 

Il quarto derby di Ranieri

E domenica sera, l’ennesimo traguardo: primo allenatore nella storia della Serie A a vincere tutti i suoi primi quattro derby della Capitale alla guida della Roma. Ma non ci pensa: “Ero contento per i tifosi. La gioia che riesci a donare è più grande di quella che provi. Io non ho paura di dire le cose: abbiamo battuto una Lazio che sta facendo una grande stagione e un bellissimo calcio. Domenica ho visto una Roma diversa, una Roma che sa stare in campo. Mercato? Serve qualcosa in più, del resto si parla di mercato di riparazione e allora anche noi proviamo a riparare

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