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Lo strano caso di Frattesi: titolare con l’Italia e rincalzo Inter. Vale davvero dieci minuti a partita?

Nell’Italia gioca e segna, nell’Inter non trova lo spazio giusto: lui è scontento, il mercato chiama. Frattesi deve lasciare Milano?

Davide Frattesi
Frattesi / LaPresse

“Lo strano percorso”. E chi se non Max Pezzali per parlare di un giocatore dell’Inter. Il titolo della canzone del noto cantautore ci aiuta nel provare a dare un senso alla situazione di Frattesi. Anche se un senso forse non ce l’ha… Qui si va su altre strade, ma il concetto di base è il medesimo. Il centrocampista dell’Inter vale davvero 10′ a partita? Possiamo rispondere con fermezza e dire no. Nonostante davanti abbia giocatori come Barella e Mkhitaryan (non si discutono le qualità), ma in un’ottica futura, forse e ribadiamo forse, sarebbe meglio dare più spazio al classe ’99.

Frattesi (LaPresse)

Frattesi, l’Inter e il mercato

Giovane e arrivato tardi nel massimo campionato, ha saputo adattarsi sin da subito alla categoria. Due anni a Sassuolo in crescita e poi la chiamata dell’Inter, di cui ne è tifoso (come ha detto più e più volte nelle recenti interviste). Nel primo anno ha trovato più spazio, ma anche il giocare meno poteva anche andargli bene. Il passaggio dal Sassuolo all’Inter non è proprio facile, quindi è normale un po’ di assestamento nonostante abbia dimostrato subito qualità e la capacità di saper reggere le pressioni.

Per questo è inspiegabile il suo utilizzo nel secondo anno in nerazzurro. Inzaghi lo utilizza con il contagocce, raramente da titolare, ma lui ha risposto sempre presente. Dall’inizio ha sempre dimostrato di poter dare freschezza e vivacità al centrocampo, oltre a garantire una quota gol non indifferente. Da qui le voci di mercato sul suo conto. La possibilità di lasciare Milano. Ma tutto questo, anche in ottica futura avrebbe senso?

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La mentalità dell’Inter stride con l’idea su Frattesi

L’Inter vuole ringiovanire l’organico cercando di tenere comunque un livello alto per continuare a essere competitiva in Italia e in Europa. Altro punto a favore di Frattesi perché le sue qualità spingono verso quella direzione, tanto più che è arrivato da un anno e mezzo e ormai conosce le dinamiche dello spogliatoio.

I nerazzurri non lo vogliono cedere per meno di 40/45 milioni, ovvero il suo valore di mercato. Ma in ogni caso cederlo vorrebbe dire andare alla ricerca di altri giocatori per sostituirlo con l’incognita di trovare quello giusto (e la fortuna che possa ambientarsi subito al meglio per quelli che sono i parametri dell’Inter). Al momento il ragazzo è scontento, e ci mancherebbe, perché vuole trovare più spazio e avere la possibilità di far vedere di poter giocare anche più partite. Inzaghi si sa, ha i suoi titolari e difficilmente cambia idea a stagione in corso ma la mentalità può e deve cambiare a fronte di certi giocatori. Soprattutto perché di Frattesi parliamo di un giocatore nel giro della Nazionale…

L’Italia e Spalletti: Frattesi ha bisogno di giocare

Spalletti, sin qui, l’ha sempre chiamato e, fino a prova contraria, utilizzato da titolare nella sua formazione. Frattesi e altri dieci, probabilmente è questo il ragionamento del Ct dell’Italia. Sì, perché del classe ’99 è impossibile farne a meno: per dinamicità, per intuito e per la sua capacità di inserimento.

Non a caso è il miglior marcatore dell’Italia con Spalletti. Numeri importanti e confermati dal suo modo di giocare, di attaccare lo spazio e di capire quando e come arrivare sul pallone. Bravo nella fase difensiva e ne dare un’alternativa valida al compagno. Ecco perché venderlo vorrebbe dire farsi autogol, per l’Inter sicuramente.

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