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Omoregbe nuovo gioiello del Milan, Barilari: “È imprendibile”

Ai microfoni di OA Calcio l’ex tecnico del Sestri Levante Enrico Barilari che ha svelato le qualità del nuovo gioiellino del Milan Omoregbe

Bob Murphy Omoregbe
Bob Murphy Omoregbe (© Milan TV)

Sette minuti per scrivere una nuova pagina del Milan: la data di sabato 11 gennaio 2025 resterà per sempre impressa nella mente di Bob Murphy Omoregbe. In occasione della sfida contro il Cagliari (terminata 1-1) il classe 2003 – attualmente in forza al Milan Futuro – ha fatto il suo esordio in Serie A. Una scelta ambiziosa, quella di Sergio Conceiçao, per un calciatore che nella scorsa stagione ha vestito anche la maglia del Sestri Levante. A presentare le caratteristiche dell’attaccante, l’ex tecnico della formazione ligure (oggi allenatore del Sorrento) Enrico Barilari che ha parlato così ai microfoni di OA Calcio. 

OMOREGBE, L’ARRIVO DI CONCEIÇAO CAMBIA LE CARTE IN TAVOLA

Chi è Bob Murphy Omoregbe, il nuovo gioiellino del Milan 

Mister, ieri una sula vecchia conoscenza ha esordito al Milan: quanto è soddisfatto?

“Ieri ho visto la partita e devo dire che Omoregbe mi ha fatto una buona impressione. Ha messo dentro una palla molto importante dal fondo. Ha guadagnato la punizione poi battuta da Theo Hernandez sul finale. Si è mosso bene, devo dire la verità. A Sestri lo prendemmo con l’intenzione di fargli fare da riserva di Luca Clemenza. All’inizio giocavamo 4-3-3 e non riuscivamo a metterlo dentro. Giocava praticamente sempre, dall’inizio o da subentrato, ma non aveva troppa continuità. Alternava cose incredibili a errori ingenui. Ricordo due episodi. Il primo, contro la Torres, dove entrò e la ribaltò da solo. Il secondo, in una partita contro la Fermana, dove in quattro minuti prese due gialli. È il classico giocatore con mezzi straripanti dal punto di vista fisico Ha una gamba e un’accelerazione importante. È imprendibile”. 

Ci racconti di più…

“La sua ultima partita con noi fu l’emblema della sua sfortuna. Era uno abbastanza soggetto a infortuni muscolari. Qualche volta l’abbiamo avuto fuori anche per questo motivo. Ricordo la sfida salvezza in casa dell’Ancona. Cambiammo modulo optando per il 3-5-2 con lui seconda punta per andare forte in pressione. Dopo tre minuti rubò palla al centrale avversario e fece un gol incredibile. Poi si stirò andando a esultare sotto i tifosi. Una cosa incredibile. Tra l’altro, so che quell’infortunio gli è costato tanto: ha saltato tutta la preparazione estiva perché è stato operato. Senza dubbio, l’infortunio ha rallentato quell’esplosione che adesso abbiamo visto”. 

Tra l’altro, Camarda è l’esempio di come l’under-23 possa aiutare il percorso di crescita dei calciatori. Può essere d’aiuto anche per Omoregbe?

“Credo che il progetto dell’U23 sia preziosissimo. I giovani, quando escono dalla primavera, non sono ancora pronti per giocare nelle prime squadre. Pur giocando a livelli alti in Primavera 1 si tratta di un calcio completamente diverso. Credo la palestra dell’U23 possa fargli bene. Di esempi in Italia ne abbiamo. Basta vedere Thiago Motta quanti giovani della Next Gen ha in prima squadra”. 

Lo ha sentito?

“Gli ho scritto dicendogli che sono molto felice per lui. Spero possa sfruttare questa occasione per crearsi una bella carriera. Se lo merita perché è un ragazzo splendido, sempre solare. A Sestri si faceva voler bene da tutti. Poi, personalmente, tutti gli allenatori sperano che un giorno i propri ragazzi vadano a giocare in Serie A. Non sempre accade, ma non posso far altro che augurargli il meglio”. 

Grazie mister, alla prossima

“A te!”

Riproduzione consentita previa citazione della fonte: OA Calcio

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