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Serie A

Napoli, fattore Anguissa. E qualcuno diceva non piacesse a Conte

Il Napoli batte 2-0 il Verona allo stadio Maradona e lo fa grazie anche all’ennesima grande prestazione di Anguissa, trasformato da Conte

Frank Anguissa
Frank Anguissa (LaPresse)

Il Napoli batte 2-0 il Verona, si vendica della sconfitta d’agosto per 3-0 all’esordio in campionato e si conferma al primo posto in classifica mettendo pressione all’Inter che insegue a -4 e che deve recuperare due partite. A brillare in uno stadio Maradona ancora commosso per la scomparsa del piccolo Daniele è la stella di Frank Zambo Anguissa ormai lontano parente del centrocampista “moscio” e svogliato che si era visto la scorsa stagione.

Ma il camerunese formato Conte di questa annata è molto diverso anche dal calciatore che aveva dominato a centrocampo nell’anno dello scudetto. L’allenatore pugliese lo ha trasformato da mediano di copertura e che aiutava Lobotka in fase di impostazione, un interditore per intenderci, in un centrocampista che ora gioca in costante proiezione offensiva, che guarda sempre avanti, macina chilometri su chilometri ed è una presenza costante in area di rigore. E la differenza sta tutta nei numeri. Nella stagione del tricolore, Anguissa aveva siglato 3 gol e sfornato 5 assist in Serie A. Adesso invece, esattamente a metà campionato, l’ex Fulham ha già segnato 4 reti con 1 solo assist; a conferma ulteriore di quanto sia cambiato il modo di giocare del camerunese.

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Napoli, Anguissa domina a centrocampo: ora è un altro giocatore

Partendo da lontanissimo e con le dovute proporzioni, questo nuovo Anguissa somiglia, per caratteristiche che sta mettendo attualmente in mostra, quel Yaya Toure che al Manchester City fece faville. La qualità del piede e delle giocate non saranno mai le stesse dell’ivoriano, certo, ma il lavoro di Conte sembra indirizzato proprio verso quella direzione: trasformare Zambo in un centrocampista moderno e che guarda ben oltre la propria metà campo.

Frank Anguissa

L’esultanza di Anguissa in Napoli-Verona (LaPresse)

In una Serie A dove si esaltano (giustamente) le qualità di Reijnders, Barella, Ederson e compagnia, Anguissa non può non far parte di questo ristretto circolo centrocampisti top. I meriti vanno dati al lavoro di Conte, ma anche alla voglia del giocatore di rimboccarsi le maniche e mettersi sotto quando in tanti, tra le fila azzurra, si sono sentiti arrivati e con la pancia piena.

E Frank si dimostra dominante proprio in un gennaio dove si rincorrono le voci di calciomercato e dove qualcuno alza un po’ troppo i toni vociferando di una mancata preferenza da parte di Conte per Anguissa, con l’allenatore che gli preferirebbe più un profilo alla Frattesi. E scomodiamo ancora una volta i numeri. Il camerunese è il secondo giocatore più utilizzato (1.896′) dal tecnico dei partenopei, alle spalle solo di Di Lorenzo (1.908′). E se non è una conferma di stima questa…

E poi c’è il lato umano. Nel match contro il VeronaAnguissa si è sciolto per la tragedia che ha colpito il piccolo Daniele, grande tifoso del Napoli, e la sua famiglia. Dedica per lui dopo il gol, abbraccio toccantissimo al fischio finale con la madre del bambino e lacrime ben visibili ai microfoni.

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