È ufficialmente iniziata la seconda vita di Jürgen Klopp. Salutata, dopo quasi 25 anni la carriera da allenatore, l’eclettico trainer tedesco ha dato il via alla sua nuova esperienza. Questa volta non alla guida di un singolo club, ma di un’intera organizzazione che cura gli interessi di sei società. A fare il quadro della situazione è stato lo stesso ex Liverpool e Borussia Dortmund che in giornata ha tenuto una conferenza stampa nella sede centrale del gruppo, vicino a Salisburgo.
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Jürgen Klopp, quale sarà il suo ruolo in Red Bull?
“Io amo il calcio. So che ci sono cose molto più importanti ma l’impatto che ha è forte e io sono felice e orgoglioso di farne parte”, ha detto soddisfatto Klopp. “Mi considero un medico del calcio, ovunque io sia do tutto me stesso e ora lo faccio per Red Bull. Questo incarico riflette più o meno quello che volevo fare”. Parole commosse per l’ex Liverpool e Borussia Dortmund che, tecnicamente, è diventato l’Head of global soccer. Una carica che lo vedrà protagonista nel fornire una visione strategica ai club della galassia Red Bull.
Supporterà inoltre le operazioni di scouting globale e contribuirà alla formazione e allo sviluppo degli allenatori delle sei società controllate dal colosso austriaco. Nello specifico: Red Bull Lipsia, Salisburgo, New York Red Bulls, Red Bull Bragantino e Bragantino II (entrambe società calcistiche brasiliane con sede nello stato di San Paolo) e Liefering (club di seconda divisione austriaca).
L’addio al Liverpool e la nuova esperienza
Per Klopp non è stata però una decisione felice. “Quando ho lasciato il Liverpool sette mesi fa non avevo detto che non avrei mai più lavorato. Poi è arrivata questa offerta che mi ha interessato ogni giorno di più, perché penso che sia un ruolo che mi permetta di dare il mio aiuto, data la mia esperienza”. Ed è stato lo stesso ex tecnico dei Reds a spiegare in che modo contribuirà alla causa Red Bull. “Avrò l’opportunità di rendermi utile non solo ad un club, ma a un gruppo internazionale dove c’è tanto entusiasmo. Ogni squadra, dalla Germania, al Giappone, al Brasile ha le sue esigente e per ciascuna cercheremo la soluzione migliore per migliorare e crescere insieme”, ha aggiunto Klopp. E sulle pressioni: “Al momento non sento alcuna pressione, io amo il calcio e continua in un modo diverso a lavorare nel calcio e questo è l’importante“.
