Aveva lasciato il segno con un assist di pregevole fattura nel match di EFL Cup, vinto dal Liverpool per 5-1 contro il West Ham. Segnare però ad Anfield il suo primo gol in Inghilterra con la maglia dei Reds, non ha prezzo. Un traguardo ancor più speciale se si pensa che 28 anni prima, nello stesso stadio, suo padre Enrico era riuscito nella stessa impresa, ma con la maglia della Nazionale italiana ad Euro 1996 contro la Repubblica Ceca.
Chiesa, un 2024 difficile
Per Federico Chiesa, il 2024 è stato un anno complicato. L’addio alla Juventus, gli infortuni persistenti e una condizione ben lontana dai livelli straordinari mostrati durante l’Europeo vinto con l’Italia di Mancini, hanno segnato una stagione difficile. Anche il suo nuovo allenatore al Liverpool, Arne Slot, non ha nascosto le difficoltà di adattamento del giocatore, attribuendole proprio alla sua precaria forma fisica. Appena 169 minuti giocati, di cui solo 19 in Premier League e un fugace ingresso in Champions League (60 secondi) contro il Milan. Una situazione che riflette quanto il talento di Federico sia rimasto, per ora, inespresso nella sua avventura con i Reds.
Tuttavia, il mercato non smette di parlare di lui. Il Napoli osserva con attenzione e tiene vivo l’ipotesi di un ritorno in Italia. Con Luciano Spalletti, attuale Ct della Nazionale ed ex tecnico dei partenopei, pronto a giocare un ruolo chiave nel riaccoglierlo e rilanciarlo anche in azzurro, il futuro di Chiesa sembrerebbe essere ancora tutto da scrivere, tra ambizioni, sfide e il desiderio di tornare protagonista.
Liverpool, Enrico-Fede: “È scritto nelle stelle”
Quando Federico ha segnato ad Anfield, i ricordi sono tornati al 14 giugno di 28 anni fa. L’Italia di Sacchi, reduce dal successo all’esordio contro la Russia, affrontava la Repubblica Ceca: dopo il gol lampo di Nedved, fu proprio Enrico Chiesa a impattare la sfida contro gli slavi, ma Bejbl spense le speranze di qualificazione ai quarti di finale della Nazionale.
Un epilogo amaro, simile al rapporto tra Chiesa junior e la Juventus: un amore che sembrava eterno e invece… tuttavia, questa volta il destino potrebbe avere in serbo una rivincita per il classe 1997. Il gol contro l’Accrington non è solo una rete: è una scintilla, un ricordo che si intreccia con il passato e rilancia verso il futuro. Proprio mentre si discute di un possibile ritorno in Italia, ecco la prima gioia nella terra d’Albione, in cui quattro anni fa fece impazzire prima l’Austria, poi la Spagna, trascinando l’Italia sul tetto d’Europa.
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