Sven-Göran Eriksson, celebre allenatore di Lazio, Sampdoria e ed ex ct dell’Inghilterra, è scomparso nell’agosto del 2024 lasciando dietro di sé non solo un’importante eredità sportiva, ma anche un pesante fardello economico. Secondo i media svedesi, l’ex tecnico aveva accumulato debiti superiori ai 10 milioni di euro, in gran parte a causa di investimenti fallimentari e presunte frodi subite dal suo ex consulente finanziario. Gli eredi, per tentare di coprire parte del deficit, hanno deciso di mettere in vendita Björkefors Manor, la sontuosa villa di famiglia a Sunne, nella contea di Värmland. La tenuta, affacciata su un lago, comprende 7 camere da letto e tutti i comfort, ed è stata valutata circa 2 milioni di euro: una somma ben lontana da quanto necessario per risanare la situazione finanziaria.
Eriksson, la truffa e il declino economico
Negli anni 2000, Eriksson aveva denunciato Samir Khan, il suo consulente finanziario di fiducia, accusandolo di averlo convinto a investimenti sbagliati, tra cui l’acquisto di quasi 100 appartamenti a Southsea, nell’Hampshire. “Probabilmente è l’unica persona che odio”, aveva dichiarato Eriksson, deluso da chi considerava un amico.
Nonostante una sentenza favorevole, il fallimento dichiarato da Khan ha lasciato l’allenatore senza risarcimenti. A peggiorare la situazione, un debito fiscale di 9 milioni di euro con l’HM Revenue & Customs, l’equivalente britannico dell’Agenzia delle Entrate. Nelle sue ultime interviste, Eriksson aveva amaramente ammesso di aver perso il controllo delle sue finanze: “Non so quanti soldi ho guadagnato, ma non ho idea di dove siano finiti”. La vendita della villa è solo un primo passo per cercare di mettere ordine in un’eredità finanziaria che ha gettato la famiglia nel caos.
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