In Serie B hanno viaggiato a lungo insieme, poi nello scontro diretto del girone di ritorno, il Parma ha tirato dritto e il Venezia, a poco a poco, ha perso contatto. Entrambe, seppur in maniera diversa (lagunari ai playoff), hanno centrato l’obiettivo e ora dovranno lottare per restare al tavolo delle grandi, a partire dalla sfida-salvezza delle 15:00 al Tardini. In esclusiva ai nostri microfoni, il doppio ex Maurizio Ganz ha presentato il confronto tra la squadra di Fabio Pecchia, che ha allenato suo figlio Simone Andrea al Verona (2016-2017, stagione della promozione in A degli scaligeri), e quella di Eusebio Di Francesco, suo ex compagno di squadra all’Ancona e durante le giovanili nazionali.
Maurizio Ganz: “Parma e Venezia, due belle esperienze”
Hai giocato con entrambe, che esperienze sono state per te, da calciatore, Parma e Venezia?
“Per me Parma è stata un’esperienza positiva, anche se ho avuto un’annata difficile, però i gol che ho fatto sono serviti per la promozione e quando poi conquisti la promozione dimentichi tutto ciò che è successo durante l’annata. Sono arrivato in prestito dal Monza, quando vai in prestito hai un po’ più di difficoltà per poter giocare, ma va bene però è stata un’esperienza positivissima tant’è che oggi faccio parte del Parma Glorie. Quando me l’hanno chiesto Alessandro Melli e Marco Osio ho detto subito di sì”.
“Venezia è stata una scelta dovuta perché al Milan avevo capito che avrei trovato poco spazio con l’arrivo di Shevchenko, ho parlato anche con Zaccheroni e quindi scelsi di andare a Venezia. Ma è stata una scelta giusta perché comunque pur retrocedendo al Venezia, avevo fatto 8 gol su 17 partite e sono stati otto gol veramente importanti, peccato che non sono serviti poi a a poterci salvare però è stata una un’esperienza buona”.
Parma-Venezia: “Entrambe giocano un buon calcio”
Al Tardini va in scena uno scontro diretto importante, entrambe non vivono una situazione facile. Che partita ti aspetti?
“È una partita decisiva per le due squadre, è una sfida delicatissima. Se il Parma riuscirà a conquistare i tre punti, si tirerebbe fuori da una zona pericolosa. Mentre se dovesse vincere il Venezia, guardando la classifica, rimetterebbe tutto in discussione”.
Come vedi il Parma, che ne pensi del fatto che sia una neopromossa che cerca di vincere le partite attraverso una proposta di gioco?
“Conosco Pecchia, mio figlio ha giocato al Verona quando Pecchia vinse. È un allenatore che propone calcio, che fa sempre giocare, ma ormai non ci sono più allenatori e squadre che non giocano. Tutti giocano, tutti partono dal basso, tutti vogliono costruire, tutti vogliono fraseggiare per cercare di arrivare in maniera più pulita possibile in zona gol. Il Parma è una di queste. Tante volte magari giocando bene, come dicevi tu, vai a perdere partite che potresti vincere in un’altra maniera. Però proporre il calcio come fa Pecchia penso che sia la cosa giusta“.
Di Francesco dopo le ottime esperienze con Roma e Sassuolo, è stato un po’ sfortunato nelle avventure successive, soprattutto l’ultima col Frosinone…
“Il Venezia è una squadra che gioca un buon calcio. Se Pecchia l’ho solo affrontato, con Eusebio ho giocato insieme ad Ancona in Serie A nel 2004 e ci conosciamo veramente da tanto tempo perché abbiamo fatto le giovanili nazionali insieme. È chiaro che se tu alleni squadre che devono salvarsi è sempre più difficile rispetto a quando alleni quelle con qualità maggiore e che lottano per qualcosa di diverso. Quando hai squadre forti magari la gestione è quella più importante, quando hai squadre meno qualitative è chiaro che devi andare ad allenare molto più la squadra sotto la fase tattica e tecnica”.
Ganz: “Sarà bagarre per il titolo e per la salvezza”
Se dovessi azzardare un pronostico, chi vedi maggiormente in difficoltà, chi rischia ad oggi la retrocessione?
“Io credo che ci sarà una bellissima bagarre fino alla fine perché è un campionato molto equilibrato, sia per la lotta al titolo, sia per il discorso salvezza. Quindi credo che ogni partita sarà la sfida della vita e questo è un qualcosa di positivo, sia per il calcio italiano, sia per gli spettatori. Non ci sono più partite che non servono a nulla, in ognuna ti giochi la vita e quella tra Parma e Venezia è una di queste”.
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