Pomeriggio da dimenticate per Fourneau e gli arbitri al Var. Il direttore di gara non ha avuto Parma-Venezia in pugno ed è stato molto impreciso durante i novanta minuti. I colleghi al monitor lo hanno anche richiamato per concedere un calcio di rigore al Venezia nel primo tempo. Una scelta che non è piaciuta al moviolista Giampaolo Calvarese, che ha criticato anche il mancato secondo giallo a Candela in occasione del penalty fischiato giustamente ai ducali. L’x fischietto della Serie A ha analizzando in modo minuzioso questi due episodi.
Parma-Venezia, moviola Calvarese
Calvarese ha approfondito la moviola di Parma-Venezia, puntando l’attenzione su due frame della gara. Il primo è il penalty concesso ai lagunari, giudicando troppo eccessiva la chiamata al monitor per chiaro ed evidente errore. L’ex arbitro ha quindi criticato il differente metro utilizzato dalle squadre arbitrali in Serie A.
(Photo by Gianni Santandrea/LaPresse)
E ha utilizzato un esempio recente per fare il paragone nella valutazione di un episodio simile. “C’è un tocco basso di Mandela ai danni di Yeboah. Sostenibile il rigore ma secondo me questo non è un episodio per cui valga una chiamata da parte del Var. Così come non è stato richiamato il direttore di gara per un rigore netto come quello che ha visto protagonisti Reijnders e Pisilli in Milan-Roma, in cui addirittura il calciatore olandese prende la palla e si piazza in posizione favorevole, qui non è possibile fare intervenire il Var: ci vuole uniformità” – ha spiegato in modo molto esemplificativo.
Il rigore concesso al Parma e il mancato rosso
Al 55′ Fourneau ha concesso un penalty anche al Parma e Calvarese ha condiviso la scelta. Il moviolista ha però criticato la mancata seconda ammonizione e quindi il rosso non sventolato al difensore del Venezia: “Giusto concedere il calcio di rigore perché Camara viene trattenuto in maniera evidente da Candela, ma manca il secondo giallo per il difensore dei veneti perché si tratta di una trattenuta che rappresenta un fallo non genuino; se fosse stato un chiaro episodio da gol ci sarebbe stato comunque l’espulsione”.
(Photo by Gianni Santandrea/LaPresse)
Per avvalere la sua tesi ha poi preso in prestito un episodio avvenuto in Fiorentina-Torino: “Come abbiamo sostenuto in occasione del cartellino rosso ricevuto da Dembelé è incredibile come nell’arco della stessa giornata venga estratto un secondo giallo per trattenuta dove non c’era né una SPA (azione potenzialmente pericolosa) né un’antisportività, mentre qui non viene estratto il secondo cartellino giallo che avrebbe portato a una giusta espulsione”. Ancora una volta il tema è la mancata uniformità di giudizio. E questa volta addirittura nello stesso pomeriggio.
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