Garnacho sì, Garnacho no: è questo il dubbio che assale i tifosi del Napoli e non solo. Il dato di fatto, invece, è basilare: il posto vacante dopo l’addio di Kvaratskhelia va riempito. Come? Lo ha spiegato a chiare lettere Antonio Conte nel post-Atalanta. “Qua non si tratta di prendere giovani di prospettiva – ha sbottato il tecnico leccese ai microfoni di Sky -. Ma giocatore di prospettiva per fare cosa? Che prendiamo un giocatore della primavera? Se si deve fare qualcosa si deve fare nella maniera giusta. Le cose vanno fatte bene, altrimenti rimaniamo così”.
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Paolo Di Canio boccia l’affare
Di nomi e accostamenti, in queste settimane, ne sono stati fatti tanti. Ma il sogno di Conte e di Napoli resta sempre lo stesso: Alejandro Garnacho del Manchester United. Uno dei profili più intriganti d’Europa, non per l’opinionista Sky Paolo Di Canio che nel corso della puntata de Il Club ha sollevato non pochi dubbi sull’impiego dello spagnolo. “In questo momento non ci sarebbe proprio storia, spendi così tanto e non può fare il titolare”, ha detto l’ex Lazio.
“Io dico sempre: chi arriva da lì viene qui gioca con una benda perché i ritmi sono diversi. Tra l’altro, va in una squadra che funziona perfettamente. Adesso nel Manchester tutti sfigurerebbero perché sembra l’armata bracalone. Garnacho ha gamba, ha questo spunto, poi si perde. Deve imparare tante cose e se è vero 60/65/70 milioni, sono tanti soldi. Per Conte sarebbe un colpo in prospettiva. In questo momento, e ci mancherebbe, nel Napoli giocherebbe Neres”.
Come giocherebbe il Napoli con Garnacho?
Quindi, la domanda sorge spontanea: è così? Il dato di fatto è che, statiche e skills alla mano, Garnacho rappresenta perfettamente il dopo Kvara. La sua sua qualità migliore resta quella di saper creare superiorità numerica grazie alla sua esplosività. Il dubbio resta però il dualismo con Neres. Sulla carta, si tratta di due calciatori sovrapponibili per qualità e stile di gioco, che esprimono al meglio sulla corsia di destra.
L’arrivo dello spagnolo potrebbe dunque ribaltare le gerarchie dopo che – nelle ultime sei giornate – l’olandese è stato impiegato con continuità, trovando due gol e due assist. Un dubbio, quello dell’ambivalenza Garnacho-Neres, che non sembra però spaventare Antonio Conte che – e le dichiarazioni lo confermano – vuole con forza un profilo top lì davanti. Nonostante tutto.
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