Continua il momento delicato in casa Turris, segnato dalle difficoltà societarie che stanno influenzando pesantemente il cammino in campionato. Bloccata dalla Covisoc, la società non può operare sul mercato di gennaio finché non saranno saldate le pendenze pregresse. Si va verso la penalizzazione di sei punti, che si sommerebbero ai cinque già inflitti, portando l’handicap in doppia cifra. A fare sentire la propria voce sono stati i tifosi, che hanno inviato una lettera rivolta al presidente Marani e alle istituzioni di Lega Pro.
La lettera dei tifosi della Turris
“Parlare di amarezza rende l’idea della nostra condizione attuale soltanto in parte. Prendere coscienza che, a causa di scelte scellerate, pressapochismo, ignoranza calcistica, interessi personali, di vecchi e nuovi dirigenti, la partecipazione della nostra amata SS TURRIS CALCIO, nell’anno dell’80mo anniversario della fondazione, sia macchiata in modo indelebile da fatti che hanno costretto gli organi preposti a prendere decisioni con motivazioni che in altre sedi avrebbero avuto conseguenze ben più gravi.
80 anni di solitudine e senza alcuna celebrazione festosa. Qualcosa che addolora e mortifica una intera comunità. Nauseati noi tifosi, per essere stati raggirati da una “Società” creata ad arte e da nostri concittadini (cosa ben più grave) che ci stanno trascinando in un buco nero senza scampo in cui porteremo i rimpianti e le recriminazioni per l’abbandono della dimensione professionistica che in passato abbiamo abitato in maniera stabile e con grande senso di responsabilità, oltreché orgoglio.
Purtroppo ci apprestiamo a salutarvi nella maniera più becera e vergognosa. Un sequenza di figuracce che ancora proseguono, e che si perpetuano, senza che nessuno intervenga, per porre fine a quello che è diventato un autentico supplizio. Una via Crucis che sembra non avere fine. Ci apprestiamo a salutare questa categoria non nella maniera che sarebbe stata più giusta e che avremmo voluto, cioè sul campo, ma affossati da una montagna di letame e debiti che sembra non finire mai. Le persone che vi/ci hanno tradito, preso in giro e finanche denigrato (tifosi in primis), non ci rappresentano, non rappresentano la Turris (anche se di loro proprietà), né conoscono la sua gloriosa storia.
Una maglia amata più di quanto abbia poi realmente vinto, ma questa è l’essenza del calcio. Perché la Turris è vero amore per la nostra città. Speriamo che al termine di questa stagione chi si è macchiato di tante nefandezze abbandoni la gestione della società e si dia ad altro. Alle tifoserie che ci hanno espresso solidarietà, in vari modi, non resta altro rivolgere i nostri ringraziamenti. Ci rivedremo, questo è certo, magari non nell’immediato, perché ci vorrà del tempo per spalare tutto questo letame. Magari ripartiremo da nuove strutture sportive, con volti nuovi, grazie a nuovi cercatori di bellezza e di orizzonti nuovi, che facciano principalmente della dignità, il loro credo. Perché questo è un arrivederci, perché noi torneremo a scorrere”. Firmato: i Tifosi della Turris
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