Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Champions League

Luis Enrique-Guardiola, dal Barça ai precedenti storici: ora Psg-City è Squid Game

Il Barcellona in comune, un amore platonico e una sfida tra amici: Luis Enrique e Guardiola si giocano la Champions in Psg-City

Guardiola, Luis Enrique, City-Psg
FC Barcelona's head coach Luis Enrique (R) embraces his counterpart Pep Guardiola (L) of Bayer Munich during the first leg of the semifinals Champions League match between FC Barcelona and Bayer Munich played at Nou Camp stadium in Barcelona, Catalonia, Spain on 6 May 2015. EFE/Alejandro Garcia

Nemici mai” è proprio il caso di dirlo. Guardiola e Luis Enrique si sono sempre rispettati e apprezzati. Insieme hanno vinto, poi si sono completati con il Barcellona a fare da calamita delle loro vite. Due modi di vedere il calcio, entrambi vincenti. Comunicazione, personalità e identità, quando si vede una partita di una loro squadra la si riconosce anche con i pixel sui giocatori. Sono figli della stessa scuola, ma hanno elaborato il proprio pensiero. Ora saranno faccia a faccia e per la prima volta vivranno una sfida per rimanere in vita. Una novità per chi non ha spesso dovuto fare i conti con le difficoltà.

Il filo rosso al Barça

Il Barcellona ha scandito i battiti della carriera di Guardiola e Luis Enrique. Prima da giocatori (cinque anni insieme nel club catalano) e poi anche in panchina, ma con una grande differenza. Pep ha avuto l’onore di imparare da uno dei rivoluzionari del calcio, Johan Cruyff. Ha assorbito il suo pensiero come una spugna e poi lo ha sfruttato da allenatore, mischiandolo anche alla filosofia di un altro olandese: Rijkaard, predecessore dello spagnolo sulla panchina blaugrana. Il tecnico del Psg invece non ha avuto la stessa fortuna, anche se è cresciuto sotto la guida di Van Gaal, con i suoi pregi e i suoi difetti.

Si sono stimati e apprezzati, si sono rubati i segreti a vicenda. Entrambi nello stesso ruolo, a centrocampo: pensanti e poi vincenti. Al Barcellona si sono passati lo scettro. Guardiola ha abdicato nel 2012 dopo aver fatto la storia e aver conquistato il Triplete, traguardo raggiunto anche da Luis Enrique nel 2015. Certo, con dei mostri sacri in campo come Messi, Xavi e Iniesta, ma sempre con uno stile identificabile. Dal Tiki Taka e il falso nueve di Pep al calcio dominante e senza respiro di Luis, che ha potuto giovare della MSN, tra i tridenti più forti della storia.

Guardiola

Guardiola (LaPresse)

Guardiola-Luis Enrique, un amore platonico e quei precedenti…

Non saranno per la prima volta faccia a faccia, Guardiola e Luis Enrique si sono già sfidati. Bisogna fare un salto indietro al 2016 per l’ultimo precedente, quando Manchester City e Barcellona sono state sorteggiate nello stesso girone di Champions League. Per Pep era la prima sfida da ex nello stadio che lo ha reso grande, il Camp Nou. E fu un dominio blaugrana con un netto 4-0. Poi all’Etihad gli inglesi riuscirono ad avere la meglio con un 3-1 che sancì l’addio definitivo dell’allenatore dei Citizen con il suo passato.

La prima vittoria dopo l’umiliazione subita nella semifinale di Champions League del 2015, quando Messi mise in ginocchio Boateng e tutto il mondo del calcio. E il 3-2 dei tedeschi nel match di ritorno servì solo a leccarsi le ferite. Però tra i due allenatori non c’è mai stato odio, anzi più un amore platonico. “Guardiola è il migliore, non c’è stimolo maggiore che battere un amico” disse Luis Enrique qualche anno fa. Ora però in gioco c’è la vita in Champions e una clamorosa eliminazione da evitare.

Luis Enrique

Luis Enrique (LaPresse)

Psg-City, spareggio Squid Game

La sfida tra questi due grandi club potrebbe rientrare in un gioco di Squid Game. In ballo c’è la vita in Champions League e probabilmente soltanto uno dei due ne uscirà vincitore. Un vero e proprio spareggio per conquistare i playoff. Una previsione che nessuno avrebbe mai fatto ad agosto. Guardiola con una vittoria potrebbe mettere ko il Psg e viceversa. Un pareggio potrebbe tenerle in gioco entrambe, ma con l’obbligo di vincere l’ultima partita di League Phase e poi pregare. Certo, in questo nuovo format fatto di conti e algoritmi, bisogna sempre tenere in considerazione i risultati delle altre squadre, con la differenza reti che potrebbe diventare l’ago della bilancia. E forse per i prossimi 90 minuti Pep e Luis saranno meno amici del solito.

Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *