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Napoli, Rastelli ti loda: “Che segnale a Bergamo. Addio Kvara? Devastante“

L’ex azzurro Massimo Rastelli ha analizzato ai microfoni di OA Calcio il momento magico del Napoli di Antonio Conte.

Napoli Massimo Rastelli
Massimo Rastelli (Lapresse)

Assimilata la vittoria contro l’Atalanta, il Napoli di Antonio Conte riparte con in testa la sfida di sabato contro la Juventus. Gara importante per gli azzurri per consolidare il primato in classifica. Di questo e del calciomercato azzurro ne abbiamo parlato con Massimo Rastelli che da calciatore ha indossato la maglia azzurra nella stagione 2001-2022. Queste le parole dell’ex tecnico del Cagliari ai microfoni di OA Calcio. 

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Mister, il Napoli vincendo a Bergamo ha lanciato decisamente una frustata al campionato. Che ne pensa?   

«Il Napoli ha dato un grandissimo segnale. È una squadra concentratissima, gagliarda. Come avevo detto un paio di mesi fa, proprio dopo la sconfitta in casa contro l’Atalanta, il Napoli inizialmente era concentrato sul risultato. Non era però libero mentalmente come il Napoli dello scudetto. Adesso, col passare delle giornate sa riuscendo a esprimere un calcio molto piacevole. E le ultime partite, sopratutto dalla fine del girone d’andata, lo dimostrano. Ma ne ero convinto. È una squadra organizzata, compatta, dove tutti si sacrificano e stanno facendo prestazioni belle da vedere. Credo sia un grande segnale per il campionato. Poi, va detto, il Napoli ha un grande vantaggio, che è quello di non giocare le Coppe. Può preparare le partite avendo tutta la settimana a disposizione e questo, da marzo in poi, sarà un grande vantaggio che bisognerà essere bravi a sfruttare». 

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Napoli Massimo Rastelli

L’esultanza del Napoli contro l’Atalanta

Questa settimana poi è tornata la Champions con l’Atalanta contro lo Sturm Graz e l’Inter a Praga contro lo Sparta. Restano queste tre le favorite per il campionato? 

«Appunto, da adesso si ricomincia. Serviranno grandi risorse ed energie per le squadre che giocano in Champions. Il Napoli deve essere bravo a stare lì, a sfruttare qualsiasi passo falso da qui al rush finale. Per me, l’Inter rimane sempre la favorita perché è la detentrice dello scudetto. Ha un organico di tutto rispetto, che può gestire bene le competizioni. Poi, almeno personalmente, l’Atalanta non la metterei già da parte. Ci ha abituati, negli anni, a questi momenti di pausa, come a Udine, in casa contro la Juve, o anche contro il Napoli dove ha fatto una buona gara. Poteva finire pari e non si sarebbe stato nulla da dire. Il Napoli ha avuto la zampata decisiva ma ha vinto meritatamente. Queste tre squadre si contenderanno lo scudetto ma vedo leggermente favorite Inter e Napoli per la vittoria finale».

Fattore Champions a parte, siamo in pieno clima calciomercato e il nome caldo in casa Napoli resta quello di Alejandro Garnacho. La spaventano tutte queste somiglianze con Neres?  

«Il Napoli ha perso un giocatore importante. Quello che è successo con Kvara – un giocatore fortissimo, dentro al progetto al cento per cento, in una squadra prima in classifica – è devastante sotto tanti aspetti. Il mercato di gennaio è difficilissimo, si rischia molto più facilmente di sbagliare che centrare il colpo. Sono d’accordo con le parole di Antonio dell’altra sera. Una squadra prima in classifica, che ha davanti a se l’opportunità di vincere il quarto scudetto, deve per forza andare a prendere un calciatore importante. Non puoi pensare di non prendere un ricambio all’altezza della situazione. Altrimenti ci si ritrova con due titolari, Politano e Neres, e poi il vuoto. Se si fa male qualcuno, se arriva una squalifica, si possono perdere quei due-tre punti che alla fine posso risultare fatali. Poi, permettimi di aggiungere una cosa». 

Prego… 

«Credo che Antonio abbia voluto un calciatore forte, fortissimo, alla pari se non meglio di quelli che ha già a disposizioni. Poi starà a lui gestirli. Come ha fatto con Neres, gestendolo in maniera impeccabile. Lo ha centellinato all’inizio, lo ha buttato dentro nei momenti giusti ed è stato bravo a sfruttarlo dopo l’infortunio di Kvara. Poi vanno fatti i complimenti anche al ragazzo che è stato bravo a sfruttare l’occasione. Sono d’accordo con Antonio, il Napoli deve prendere un giocatore importante perché con il calcio di adesso dove c’è grande aggressività, pressione, organizzazione, avere giocatori che saltano l’uomo e creano superiorità è tanta roba. Adesso il Napoli ha solo Politano e Neres in quelle posizioni, ma avere almeno tre giocatori di questa qualità significa iniziare con due, e verso il 70esimo poter cambiare. Calciatori di questo tipo sono merce rara. Mi auguro che alla fine il Napoli possa prenderlo». 

Grazie mille mister, è stato un piacere

«A te, alla prossima!». 

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