Roman Abramovich è un noto oligarca russo, ex proprietario del Chelsea Football Club, squadra che ha guidato per 19 anni con ingenti investimenti, contribuendo a farla diventare una delle più forti al mondo. Considerato tra gli uomini più ricchi del pianeta, all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina ha assunto un ruolo di mediatore, incontrando più volte le delegazioni di entrambi i paesi in città come Kiev, Mosca, Varsavia e Istanbul.
Molto vicino al presidente russo Vladimir Putin, la sua carriera è stata segnata anche da numerosi dubbi e controversie. Dopo l’imposizione delle sanzioni da parte del governo britannico, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, Abramovich è scomparso dalla scena pubblica. Il suo passato rimane avvolto nel mistero, alimentando speculazioni sul suo vero ruolo e sulle sue attività imprenditoriali.
Chi è Roman Abramovich
Roman Abramovich è nato a Saratov, in Russia, il 24 ottobre 1966, in una famiglia di origini ebraiche. Quando aveva solo un anno, la madre morì a causa di complicazioni derivanti da un’infezione, e due anni dopo, il padre perse la vita in un incidente sul lavoro. Orfano di entrambi i genitori, Abramovich fu cresciuto dallo zio paterno nella Repubblica dei Komi, una regione distante più di 1.200 chilometri da Mosca, per poi trasferirsi a Mosca presso un altro zio.
La sua infanzia e adolescenza non furono facili, e dopo aver frequentato l’istituto tecnico industriale di Uchta, a 16 anni decise di abbandonare la scuola. Iniziò a lavorare come meccanico e, successivamente, prestò servizio nell’esercito russo. Dopo il servizio militare, entrò all’Università statale russa del petrolio e del gas Gubkin a Mosca, dove continuò i suoi studi.
Negli anni Ottanta, con il crollo dell’Unione Sovietica, il mercato russo si aprì a nuove opportunità. In questo contesto, Abramovich avviò la sua carriera imprenditoriale, fondando una compagnia di produzione di bambole e avviando il commercio di giocattoli e altri beni di consumo. Grazie al suo spirito imprenditoriale e alla crescente fortuna, diversificò presto le sue attività, investendo in vari settori come il petrolio, gli allevamenti e il commercio di zucchero.
Dove vive e cosa fa Roman Abramovich
Dopo la vendita del Chelsea, Roman Abramovich è progressivamente scomparso dai riflettori internazionali, facendo emergere speculazioni sul suo attuale stile di vita. Secondo un rapporto del Mirror, l’oligarca russo risiederebbe ora in una villa lussuosa da 20 milioni di sterline a Istanbul, una delle città più cosmopolite e strategiche del mondo. La villa, situata in un quartiere esclusivo della capitale turca, sarebbe stata affittata da Abramovich per 50mila euro al mese. Il proprietario della residenza, Ahmet Okumus, è una figura di spicco nel mercato azionario turco.
Nonostante gli sforzi dei media per ottenere informazioni sul, un tentativo di monitoraggio della villa tramite drone è stato infruttuoso. Le immagini non hanno permesso di individuare alcuna traccia del magnate russo. Inoltre, i residenti del quartiere, quando interrogati, non hanno fornito alcuna informazione rilevante, alimentando ulteriormente il mistero intorno alla sua vita privata. Oggi, l’ex proprietario del Chelsea sembra preferire una vita più ritirata, lontano dalle luci della ribalta, facendo perdere completamente le sue tracce. Non si sa se questa invisibilità sia una scelta strategica o se il magnate stia cercando di sfuggire ai riflettori per motivi più personali o legali.
Quando ha comprato il Chelsea e cosa ha vinto
Nel 2003, l’oligarca russo Roman Abramovich acquisisce il Chelsea Football Club per circa 60 milioni di sterline. Sotto la sua gestione, il club di Londra entra in una nuova era di successi, grazie agli ingenti investimenti in giocatori e allenatori. Questo periodo porta il Chelsea a conquistare ben 22 trofei ufficiali, tra cui cinque Premier League, due Europa League, due Champions League e un Mondiale per club.
Tuttavia, nel marzo 2022, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, il governo del Regno Unito congela tutti i beni di Abramovich. Nonostante tenti di mediare tra Kiev e Mosca, non ottiene alcun risultato significativo. Nel frattempo, l’oligarca affida la gestione del club alla Chelsea Charitable Foundation, in attesa di trovare un acquirente. L’esecutivo britannico blocca temporaneamente la vendita del Chelsea.
Il 7 maggio 2022 viene finalmente ufficializzata la cessione del club, che passa per una somma di 4,25 miliardi di sterline a un consorzio formato da Todd Boehly, Clearlake Capital, Mark Walter e Hansjörg Wyss. La gran parte di questa cifra sarà destinata a iniziative benefiche dal governo britannico, mentre il resto verrà investito per il futuro del Chelsea.
The last season of the Abramovich Era 😢 pic.twitter.com/dDmUq00nPX
— Archives (@CFCRetro) January 24, 2025
Qual è il suo patrimonio
Roman Abramovich è un imprenditore russo che ha fondato cinque aziende nel settore dell’import-export, specializzate nel commercio di prodotti petroliferi. La sua ascesa al successo è stata favorita da alcune operazioni azzeccate, frutto dell’intuizione del magnate e del suo collega Boris Berezovskij. Questi investimenti hanno contribuito a renderlo un uomo estremamente ricco e noto a livello internazionale.
Nel 2008, Forbes lo ha inserito nella lista dei più ricchi del mondo, classificandolo al quindicesimo posto con un patrimonio stimato di 15,15 miliardi di dollari. Più tardi, nel 2016, la sua ricchezza netta era valutata a circa 7,6 miliardi di dollari. Tuttavia, le stime sono aumentate negli anni: nel 2018, il suo patrimonio era salito a 11,4 miliardi di dollari, e nel 2021 a ben 14,5 miliardi di dollari.
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