La delusione è ancora tanta dopo la bruciante sconfitta rimediata 24 ore fa col Milan, ma non c’è tempo per piangersi addosso. Venerdì al Tardini arriva il Lecce, poi ci sarà la trasferta di Cagliari, due sfide che potrebbero dire tanto sulle speranze di permanenza in massima serie del Parma. Intanto, nella giornata odierna, inizia ufficialmente l’era Cherubini: l’ex direttore sportivo della Juventus prende il posto di Luca Martines, che fino alla scorsa settimana ricopriva il ruolo di Managing Director Corporate, e sarà il nuovo amministratore delegato del club crociato.
PECCHIA A RISCHIO: LECCE PUO’ ESSERE DECISIVA
Chi è Cherubini: un profeta in patria
Una carriera da calciatore (Foligno, Carpi e Civitanovese) interrotta precocemente per dedicarsi agli studi e intraprendere la carriera dirigenziale. La svolta per Federico Cherubini arriva nel 2003 quando diventa direttore sportivo del Foligno Calcio che guida verso successi significativi, culminati con la promozione in Serie C1. Questi risultati attirano l’attenzione della Juventus, che nel 2012 lo integra nel proprio staff come responsabile dell’area sportiva per il settore giovanile e la squadra Primavera.
Cherubini e l’ascesa in bianconero
Federico Cherubini ha rappresentato una figura centrale nell’organizzazione della Juventus durante gli anni del suo incarico (2012-2024), grazie a un lavoro di gestione, visione e costruzione che ha lasciato un’impronta indelebile nel club bianconero. Entrato in punta di piedi, il dirigente umbro è riuscito a scalare rapidamente le gerarchie unendo un mix di competenza, discrezione e versatilità che colpì particolarmente Beppe Marotta, allora direttore generale della Vecchia Signora.
Tra i suoi principali successi c’è ovviamente il progetto Next-Gen, in pratica una sua creatura, un’iniziativa mirata a valorizzare i talenti della Juventus. A tal proposito, ancor prima dell’Under 23, introdusse una figura specifica, all’interno dell’organigramma societario bianconero, che si occupasse di monitorare e supportare i calciatori in prestito, rafforzando così il legame tra la società e i suoi giovani.
In qualità di esperto conoscitore del mercato italiano, ha contribuito in modo determinante a trattative di mercato strategiche e alla gestione di un ampio sistema di scouting, sia nazionale che internazionale. Pur utilizzando strumenti tecnologici avanzati, il nuovo Ad del Parma predilige l’osservazione diretta dei giocatori, supportato da una rete di collaboratori fidati. A livello globale, ha sviluppato connessioni importanti che gli hanno permesso di individuare talenti del calibro di Soulè e Yildiz, operazioni che di fatto hanno permesso rispettivamente alla Juventus di finanziare il mercato e rinforzare la prima squadra.
Il Parma, una nuova era
La nomina di Cherubini come amministratore delegato del Parma segna un passo strategico importante per il club emiliano, che punta a rilanciarsi nel calcio italiano. Il suo percorso precedente alla Juventus, dove si è occupato della Primavera, del settore giovanile e del progetto Next Gen, gli ha permesso di sviluppare una profonda conoscenza del mercato giovanile e di affinare una filosofia che si sposa perfettamente con quella del Parma, che punta sulla crescita dei giovani talenti. Questo approccio rappresenta un elemento cruciale per il futuro del club.
Un altro vantaggio per Cherubini è il solido legame con Fabio Pecchia, con il quale ha lavorato alla Juventus Under 23, vincendo una Coppa Italia Serie C. La loro intesa e visione comune sono sicuramente un punto di forza che potrebbe tradursi in un’alleanza vincente. Tuttavia, l’aspetto più delicato sarà quello di instaurare una relazione di fiducia con i piani alti del club, rappresentati da Kyle Krause , la cui stima nei confronti di Cherubini è già consolidata. Per far sì che questo rapporto si evolva positivamente, sarà fondamentale che il tycoon americano gli permetta di lavorare con autonomia, affidandosi alle sue competenze e a quelle del team dirigenziale. Evitare di ripetere gli errori commessi con i precedenti Managing Director Sport (Carli, Ribalta, Fournier e Vaeyens) sarà cruciale per costruire un progetto stabile e sostenibile.
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