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Juve, da Paulo Sousa a Ronaldo in attesa di Veiga e Costa: la tradizione portoghese in bianconero

Juventus, dopo Francisco Conceiçao e Alberto Costa la dirigenza bianconera pesca ancora tra le file dei lusitani per una tradizione positiva.

Cristiano Ronaldo Juventus
Cristiano Ronaldo LaPresse

Veiga e Alberto Costa sono soltanto gli ultimi due portoghese arrivati alla Juventus. In estate è arrivato anche Conceicao per un legame, con la terra lusitana, sempre più forte. La Juventus ha accolto nel corso della sua storia diversi calciatori portoghesi. Alcuni di loro hanno lasciato un’impronta indelebile, mentre altri non sono riusciti a brillare come sperato. La tradizione con la maglia bianconera, però, è molto positiva.

Juventus-Portogallo, la tradizione continua

Rui Barros: il precursore

Prima dell’era moderna, Rui Barros è stato un precursore della tradizione portoghese in casa Juventus. Arrivato nel 1988, il trequartista, pur non avendo un fisico imponente, ha saputo conquistare i tifosi grazie alla sua velocità, tecnica e intelligenza tattica. In due stagioni, ha contribuito alla vittoria di una Coppa Italia e di una Coppa UEFA, lasciando un ricordo indelebile.

Paulo Sousa: l’eleganza al servizio della squadra

Tra i primi portoghesi a distinguersi con la maglia bianconera, Paulo Sousa è stato un centrocampista di classe ed equilibrio. Arrivato nel 1994, ha giocato due stagioni alla Juventus, contribuendo in modo decisivo alla vittoria della Champions League nel 1996. La sua visione di gioco e la capacità di dettare i tempi lo hanno reso uno dei pilastri del centrocampo juventino di quegli anni.

Paulo Sousa, ex calciatore della Juventus (Lapresse)

Cristiano Ronaldo: l’icona globale

Quando Cristiano Ronaldo è approdato a Torino nel 2018, la Juventus ha compiuto un’operazione di mercato storica. Con 101 gol in 134 presenze, il cinque volte Pallone d’Oro ha dimostrato tutta la sua classe, aiutando la squadra a conquistare due Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Nonostante il suo contributo eccezionale, la Champions League è rimasta un obiettivo sfuggente.

João Cancelo: velocità e talento

Acquistato nel 2018, João Cancelo ha impressionato per la sua tecnica e le sue capacità offensive da terzino. In una sola stagione, ha mostrato tutto il suo potenziale, contribuendo al gioco dinamico della squadra. Tuttavia, è stato ceduto al Manchester City l’anno successivo, lasciando un mix di rimpianti e riconoscimenti per il suo talento.

Joao Cancelo, Portogallo (Lapresse)

Da Tiago a Djalò: i flop lusitani

Non solo storie positive, sono diversi i calciatori lusitani che non son riusciti ad esprimersi al 100% con la maglia della Vecchia Signora. Uno dei rimpianti più grandi resta Tiago Mendes, tra i fiori all’occhiello della campagna acquisti della Juventus di Claudio Ranieri, al ritorno dalla Serie B, pagato 14 milioni dal Lione. Tuttavia si rivela un flop, perde spesso e volentieri il ballottaggio con Cristiano Zanetti e nel 2010 saluta l’Italia e passa all’Atletico Madrid.

Sfortunate anche le esperienze di Jorge Andrade (acquistato dal Deportivo La Coruna), condizionata dai troppi infortuni che non gli permettono di scendere in campo con regolarità, alla fine giocherà solo una manciata di partite, e quella più recente di Tiago Djalò che non trova spazio sia con Allegri, sia con Thiago Motta e viene ceduto in prestito al Porto dove milita tutt’ora.

Conceiçao, Costa e Veiga: Motta spera

Dal passato al presente, le ultime frecce portoghesi arrivate in casa Juventus sono Francisco Conceiçao, Alberto Costa e Renato Veiga. Il figlio d’arte, arrivato in prestito dal Porto, si è già messo in mostra, soprattutto nell’Europa che conta, e con ogni probabilità verrà riscattato dai Dragoes al termine della stagione. La speranza è che Costa e Veiga, i nuovi acquisti del calciomercato invernale, possano comportarsi come il connazionale: l’ex Vitoria Guimaraes potrebbe rivelarsi un ottima alternativa, in assenza dell’infortunato Cabal, mentre il calciatore di proprietà del Chelsea oltre all’esperienza in campo europeo, ha attirato l’attenzione dei dirigenti della Juventus per la sua fisicità e versatilità.

Francisco Conceicao

Francisco Conceicao (© Lapresse)

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