Ennesima serata amara per il Parma. Dopo il ko nel recupero contro il Milan, è arrivata anche la scoppola interna con il Lecce. Una sconfitta ben più dolorosa rispetto a quella arrivata qualche giorno fa a San Siro, perché in uno scontro diretto. Un momento difficile per i Ducali, sempre più invischiati nella zona rossa della classifica. In più, al triplice fischio, è scattata anche la contestazione da parte dei tifosi.
Parma-Lecce, quanti episodi nel primo tempo
Parma, forte contestazione dei tifosi
Clima teso e nervi a fior di pelle al Tardini. Al triplice fischio, scatta la contestazione. Inizialmente sugli spalti, dove i tifosi hanno chiamato a raccolta la squadra, con l’allenatore Pecchia compreso, sotto la Curva Nord. Poi, la protesta si è spostata all’esterno dello stadio, dove un gruppo di supporters è riuscito a raggiungere l’ingresso della tribuna Petitot.
La tensione è aumentata subito dopo il fischio finale, tanto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per separare i tifosi dalla zona di accesso al Tardini, evitando che la situazione degenerasse. I cori contro la squadra e la dirigenza sono esplosi, con i sostenitori crociati a inveire contro la società.
Pederzoli, le parole su Pecchia
In conferenza, intanto, non si è presentato Pecchia, ma Pederzoli. Il ds crociato ha parlato del momento della squadra, annunciando anche il futuro del tecnico: “È una serata amara, un momento non facile. Mi sembrava giusto come club essere qui a parlare e a spiegare. Non c’è altro, togliamo dubbi, non c’è nessun esonero nell’aria”.
Sulla prestazione ha sottolineato: “Il Lecce ha vinto, merito a loro che hanno fatto meglio di noi. Il Parma però ha fatto una partita seria provandoci fino alla fine, il risultato non ci dà ragione, va accettato ma bisogna aver la forza di lasciarcelo alle spalle“.
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