Brividi: è l’unica parola che viene in mente a guardare la presentazione di Neymar al Santos. Brividi per il calciatore che nell’era moderna ha fatto la storia del club brasiliano. “È andato via che era un ragazzino, è tornato che è un uomo”, direbbe qualcuno. Ed è proprio così perché dodici anni dopo O’Ney è tornato tra la sua gente. Lì, dove tutto è iniziato. Al Vila Belmiro, dove ha praticamente tutta l’infanzia. Prima nelle giovanili, poi in prima squadra. Le skills, le giocate e le reti: la triade perfetta in oltre dieci anni con la maglia bianconera. Poi, nel 2013 – dopo 12 gol in 14 partite – arrivò il Barcellona che prelevò il brasiliano per una cifra record: 88 milioni. Record per quei tempi.
Neymar, tifosi impazziti per il suo ritorno al Santos: in 30mila a seguire il volo
Il Barça, la MSN, i gol, i trofei. Poi il PSG, un trasferimento faraonico da 220 milioni, tutt’oggi record assoluto per un trasferimento di mercato. Anche lì sei stagioni, condite da 82 reti in 112 presente. Poi, la parabola discendente: l’Arabia, l’Al-Hilal, le sole sette presenze in due stagioni. E adesso, la rinascita. Nel club che gli ha permesso di sbocciare.
Neymar, le immagini del ritorno al Santos
E la cerimonia per il ritorno di Neymar dal Santos è stata epocale. Basta scrollare velocemente la pagina instagram del club per rendersene conte. Decine di post e reel per il ritorno più atteso di sempre. Su tutti, spicca però il video della consegna della numero 10. Quella maglia, la 10 sacra di Pelè che non era stata mai ritirata per volere dello stesso Pelè. Inginocchiato nello spogliatoio davanti alla scritta con cui salutò il club nel 2013: “Eu voi, mas eu volto”, “Vado ma torno”. Il capo chino per qualche secondo, le lacrime agli occhi, il saluto al più grande di sempre e il ritorno in campo tra gli oltre 20mila del Vila Belmiro- Neymar-Santos: emozioni allo stato puro.
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