“Chosen”. Il prescelto. Sì, proprio Moise Kean. Colui che, tra una barra e un bit, incanta anche nel campo da calcio. Lui che la Fiorentina ha scelto in estate per cercare nuovi stimoli. Un rapporto reciproco di fiducia: io vengo in Viola per giocare con continuità, e la società metterlo al centro di un progetto tutto nuovo. Palladino in panchina e la chiamata estiva, non a caso la prima proprio all’ex Juve. “Moise vieni qui, insieme possiamo fare grandi cose”. Ce la immaginiamo così la telefonata. “Mister, arrivo”: questa la risposta.
Kean e il rinascimento Fiorentina
Non ci ha pensato due volte ad accettare, soprattutto, dopo un anno negativo con la maglia bianconera. Le difficoltà, la mancanza di fiducia e, forse, anche di empatia nei confronti di un ragazzo cresciuto a pane, (musica) e pallone ed entrato a Vinovo quando ancora era poco più che un ragazzino. La Juve non ci ha pensato due volte a metterlo alla porta e, dunque, Kean ha dovuto far le valigie direzione Firenze.
Proprio lì dove in estate c’è stata una sorta di rivoluzione tra campo e panchina. Una squadra profondamente cambiata negli interpreti e nelle idee di gioco con Palladino, dove Moise si è da subito integrato alla grande. Lo dicono i numeri, ma al di là di questo lo si intuisce dalla sua serenità in campo e fuori.
Più sorridente, più tranquillo (anche nelle difficoltà) e con la voglia di spaccare il mondo. Si è caricato la Fiorentina sulle spalle e, assieme ai compagni, vuole portarla più in alto possibile, in Italia e in Europa. Una stagione straordinaria la sua, potremmo quasi definirla quella del Rinascimento. Nuovi stimoli. Nuovo mondo. E un nuovo modo di concepire sé stessi, sotto un’altra prospettiva… quella del giocatore indispensabile e importante per il club. I gol parlano chiaro e quello di domenica al Genoa è da vedere e rivedere, anche solo per come l’ha pensato. E su questo va sulla scia dei grandi…
‘Mamma guarda… come Toni e Gila’
Non due nomi qualunque, ma che alla Fiorentina hanno fatto la storia. Due attaccanti rimasti nei cuori dei tifosi per quanto hanno fatto in campo e per la loro voglia di lottare per la maglia Viola. Esempi da seguire e su questo Kean sta provando a replicare al meglio quanto fatto dai suoi predecessori.
Intanto lui, domenica, ha fatto 13… E no, non parliamo di Totocalcio, ma di gol. Un numero importante perché eguaglia il suo record personale in campionato come fatto con il Psg. Ma si mette al pari di Toni e Gilardino. Come loro, infatti, ha segnato 13 reti in 22 presenze e al debutto è assolutamente un record. Ovviamente Moise non ha nessuna intenzione di fermarsi e vuole continuare a volare e con lui anche la Fiorentina.