Lazza era arrivato addirittura a “100 messaggi”, a Tammy Abraham ne bastano un paio indirizzati al suo Milan. Sembrerà una forzatura, ma non è così. In un mese di gennaio che ha visto uno stravolgimento totale dell’attacco rossonero, l’inglese è riuscito a mantenere il posto. Una permanenza non scontata, nonostante qualcuno a Milanello avesse scommesso già tutto sulla sua partenza. E a dirla tutta, la dirigenza rossonera per un breve periodo ha pensato alla cessione dell’ex Roma. Ma poi la volontà di Sergio Conceicao è stata determinante. Il portoghese ha chiesto rinforzi – come giusto che sia – soprattutto sulle prime linee. E allora, fuori Morata e dentro due bocche di fuoco come Santiago Gimenez e Joao Felix.
Due innesti che, nonostante la partenza dalla panchina, si sono dimostrati subito determinanti della sfida di Coppa Italia contro la Roma. Il messicano, subentrato subentrato attorno all’ora di gioco, ha impattato bene alla partita sfornando l’assist per il primo gol in rossonero del portoghese in prestito dal Chelsea. Un uno-due micidiale che però non ha oscurato la doppietta di Tammy Abraham.
Abraham, in gol dopo il derby d’Arabia
Anzi, l’ex Roma è stato il protagonista indiscusso della serata. Dentro e fuori dal campo. I numeri: non segnava col Milan dal 6 gennaio, dal successo nel derby d’Arabia di Supercoppa contro l’Inter. In quel caso, il gol vittoria (2-3). Un mese dopo, una doppietta che ha spianato la strada verso la qualificazione alle Semifinali. Il primo, di testa – piazzato sul palo lontano – sul cross all’indietro di Theo. Il secondo, a tu per tu con Svilar sull’imbucata del terzino francese. Un uno-due che ha portato Abraham a diventare il terzo giocatore a segnare sia con la Roma che con il Milan in Coppa Italia nelle ultime 20 stagioni, dopo Marco Borriello e Stephan El Shaarawy.
C’è poi l’altro aspetto: il chiaro messaggio al mister. Nel momento in cui Sergio Concecaio ha ottenuto i rinforzi sperati dal mercato, ecco che l’ex Roma è tornato a fare la voce grossa in area di rigore. Certo, due gol non cancellano i problemi del passato in zona gol. Ma, dati alla mano, l’impatto di Gimenez e Joao Felix, sommato alle due reti di Abraham, posso far dormire sogni sereni al tecnico portoghese. Che adesso dovrà compiere una scelta. Puntare – come previsto e prevedibile – sul neo arrivato dal Feyernoord (costato 32 milioni di euro) relegando l’ex Roma al ruolo di comprimario. Oppure, studiare delle soluzioni alternative (tattiche e di modulo) per permettere la coabitazione di Gimenez e Abraham. Soluzioni e alternative che sono già al vaglio del tecnico. Intanto, il Milan torna a godersi Abraham e i suoi “100 – pardon, due – messaggi”.
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