Marek Hamsik, leggendario capitano del Napoli, ha deciso di intraprendere una nuova vita lontano dai riflettori del calcio. Dopo aver segnato un’era storica nel club partenopeo, con 520 presenze e 121 gol dal 2007 al 2019, l’ex centrocampista ha lasciato il campo per dedicarsi ad una passione che nulla ha a che fare con lo sport: l’allevamento di galline. Oggi, oltre a far parte dello staff tecnico della Slovacchia sotto la guida di Francesco Calzona, l’ex centrocampista della Serie A si prende cura con entusiasmo della sua fattoria.
Hamsyk, la fattoria e il sistema innovativo per le galline
La nuova attività di Hamsik si concentra sull’allevamento di galline, con un piccolo ma organizzato pollaio che ospita ben 29 esemplari. Ogni giorno, le galline producono circa due dozzine di uova, abbastanza per soddisfare le esigenze familiari e forse, chissà, anche per avviare un piccolo negozio.
L’ex calciatore ha pensato a tutto, realizzando un sistema di riscaldamento e ventilazione altamente efficiente per il pollaio. Il tutto è stato costruito su misura, con porte scorrevoli automatiche, che permettono di non doversi alzare la mattina per controllare le galline. Con un sorriso, Hamsik scherza dicendo che le sue galline sono trattate “meglio di quanto lo siano gli esseri umani”.
Hamsyk (Lapresse)
Hamsik, cosa fa oggi
L’allevamento di galline, però, non è l’unica passione che Hamsik coltiva nella sua proprietà. Il centrocampista ha creato un vero e proprio rifugio per animali. Nella sua fattoria, infatti, non mancano altri amici a quattro zampe. Oltre alle galline, Hamsik ospita tre cani, un gatto, due tartarughe, sei porcellini d’India, due furetti e un gallo. La sua casa si è trasformata in un angolo di serenità, dove la natura e gli animali occupano un posto speciale nella sua vita quotidiana.
Un percorso nel mondo del calcio: dall’Academy alla nazionale
Oltre alla sua nuova passione per l’allevamento, Hamsik ha deciso di dedicare tempo e risorse alla sua Academy, la RSC Hamsik Academy, che si è rivelata un importante punto di riferimento per il calcio slovacco. Il progetto è partito dai più piccoli e, come lui stesso ha raccontato in un’intervista esclusiva per DAZN, il percorso è iniziato dalla sua città natale, Banská Bystrica.
All’interno del format “Heroes”, Hamsik ha mostrato il proprio mondo e la sua visione, facendo capire quanto impegno ci sia dietro il suo lavoro con le giovanili. La sua Academy ha una prima squadra che milita nella terza serie del campionato slovacco, mentre Marek continua a essere presente, allenando personalmente i giovani talenti. L’obiettivo per lui è quello di mettere in piedi qualcosa di proprio, e anche se oggi collabora con la nazionale slovacca, con un ruolo anche istituzionale, non nasconde il desiderio di proseguire su questa strada.
La carriera di Hamsyk
Hamsik ha scelto di non tornare subito a Napoli per concentrarsi sul suo progetto. La sua intenzione è di seguire i suoi ragazzi con pazienza e attenzione, lasciando che sia la sua passione per il calcio giovanile a guidarlo. Francesco Calzona, il tecnico della nazionale slovacca, ha capito e appoggiato questa sua decisione. Questo approccio dimostra quanto Hamsik sia ancora profondamente legato al calcio e desideroso di trasmettere il suo sapere alle nuove generazioni, partendo proprio dalla base.
Quando dà l’addio al calcio
Nonostante la sua nuova vita lontano dai campi da calcio, Marek Hamsik si sta preparando al suo definitivo addio al calcio professionistico, fissato per il 5 luglio. Questo evento segnerà la fine di una carriera leggendaria che ha regalato grandi emozioni ai tifosi del Napoli e della Slovacchia.
In occasione della sua ultima partita, l’ex capitano del Napoli sarà accompagnato da vecchi compagni di squadra, tra cui Gargano, Lavezzi, Paolo Cannavaro e Mertens, che saranno presenti per celebrare il suo straordinario percorso. I tifosi napoletani, nel frattempo, continueranno a cantare i suoi cori, mentre forse, in sottofondo, ci sarà anche qualche uovo fresco proveniente dalla sua fattoria.
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