Arne Slot, allenatore del Liverpool, ha parlato con franchezza dopo la sorprendente eliminazione dei Reds dalla FA Cup per mano del Plymouth, ultimo in Championship. Una sconfitta che non solo ha deluso, ma ha anche sollevato qualche interrogativo sulle scelte tattiche e sulle prestazioni di chi, fino a questo momento, ha avuto meno spazio in campo.
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Federico Chiesa (Lapresse)
FA Cup, flop Liverpool: Slot punzecchia Chiesa
“Dobbiamo giocare molte partite”, ha esordito Slot, facendo riferimento al fitto calendario che ha caratterizzato le ultime settimane. “Nelle ultime settimane, abbiamo giocato due volte a settimana e sarà ancora così nelle prossime. Non è solo positivo per i titolari avere ogni tanto una settimana in cui giocano solo una partita, ma anche per quelli che sono scesi in campo oggi, che hanno bisogno dell’intensità di una partita”.
Parole che rivelano la filosofia dell’allenatore olandese: dare il giusto ritmo a tutti i giocatori, soprattutto a chi è stato messo da parte nelle rotazioni. Un pensiero che si fa più chiaro quando Slot aggiunge: “Oggi abbiamo anche dimostrato perché c’era bisogno che scendessero in campo i giocatori che ho schierato stasera. Anche questi giocatori hanno bisogno di ritmo di gioco”.
Chiesa, le parole di Slot
Una dichiarazione che, indirettamente, sottolinea come non tutti i cambi siano stati all’altezza della situazione, e come l’intensità di una competizione come la FA Cup fosse fondamentale per prepararsi ai tre mesi finali della stagione. Non è un caso che il tecnico abbia deciso di puntare su giocatori con meno minuti nelle gambe, ma alcune performance non sono state all’altezza delle aspettative.
Tra queste, spicca la prova negativa di Federico Chiesa, che, schierato dal primo minuto, non è riuscito a incidere. Slot non ha nascosto un lieve rimprovero verso chi, forse, non ha approfittato della chance per mettersi in luce. Questa eliminazione arriva come una sveglia per il Liverpool, che dovrà fare i conti con l’inevitabile calo di intensità e qualità da parte di chi gioca meno.
Le parole di Slot, tuttavia, lasciano anche un messaggio chiaro: il tempo per recuperare non è infinito. Chi ha avuto la possibilità di scendere in campo in questa sfida contro il Plymouth, ha il dovere di dimostrare di essere pronto per affrontare le sfide future.
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