In esclusiva ai nostri microfoni i colleghi olandesi, Joost Blaauwhof e Marco Timmer di Voetbal International si sono soffermati sulla super-sfida di Champions League, in programma all‘Allianz Stadium, tra Juventus e Psv (ritorno in Olanda mercoledì 19 febbraio). I bianconeri ci arrivano da favoriti, anche per via delle difficoltà post-pausa natalizia della squadra di Bosz.
Dubbi sulla partenza dal 1′ di Koopmeiners nelle file juventine che non è ancora riuscito ad ambientarsi nello scacchiere di Thiago Motta, in Olanda però si fa fatica a muovere qualche critica nei confronti dell’ex Atalanta: “È un giocatore che ha bisogno di libertà per esprimersi al meglio e a Torino questa libertà gli manca”.

Juventus-Psv, play-off di Champions League (© Lapresse)
La Juventus parte favorita?
“Sì, la Juventus è chiaramente la favorita per questa sfida. Il PSV sta attraversando un periodo complicato, con prestazioni altalenanti e una certa difficoltà nel mantenere la coesione di squadra. Inoltre, giocare a Torino è sempre un’impresa ardua per qualsiasi avversario”.
Quali sono i punti di forza del PSV e su cosa la Juventus dovrà prestare maggiore attenzione?
“Nonostante il periodo complicato, il PSV vanta un attacco di grande qualità. Noa Lang, Ivan Perisic, Johan Bakayoko, Luuk de Jong e Ismael Saibari possiedono il talento per essere decisivi in qualsiasi istante. La loro pericolosità sotto porta rappresenta l’arma principale della formazione olandese. Se la squadra di Peter Bosz riesce a trovare fluidità e a imporre il proprio gioco, può creare problemi alla Juventus. Quando è in giornata, esprime un calcio rapido, incisivo e votato all’attacco”.

Saibari, Bakayoko, de Jong, Perisic, Lang, calciatori del PSV Eindhoven (© Lapresse)
Qual è il giocatore del PSV più pericoloso per la Juventus?
“Il nome più temibile in questo momento è senza dubbio Luuk de Jong. L’attaccante olandese è un maestro nel gioco aereo, ha una grande esperienza internazionale e sa come farsi trovare pronto in area di rigore. Ha segnato due gol di testa contro la Stella Rossa nell’ultima partita e la difesa bianconera dovrà prestare grande attenzione ai suoi movimenti e alla sua fisicità”.
Perché Koopmeiners sta avendo difficoltà con Thiago Motta?
“Difficile dirlo con certezza. Koopmeiners è un giocatore straordinario, ma sembra che con Thiago Motta non abbia ancora trovato la giusta collocazione tattica. Ha bisogno di libertà per esprimersi al meglio, a Torino, però, questa libertà gli manca, e di conseguenza il suo gioco diventa statico e prevedibile. Non so quale sia il vero problema, ma credo che sia un calciatore eccezionale. Potrebbe trattarsi più di una questione di sistema di gioco e posizionamento della squadra, piuttosto che di un calo individuale. Forse le difficoltà non dipendono solo da lui, ma dall’intera squadra”.
Cosa è cambiato nel PSV rispetto alla sconfitta per 3-1 subita a Torino?
“Molto è cambiato da quella partita. In Olanda, il PSV ha dominato per un anno e mezzo, vincendo tutto con un calcio offensivo e brillante, ma dopo la pausa invernale qualcosa si è incrinato. Ad oggi sembra una squadra sotto pressione, in difficoltà e meno sicura dei propri mezzi. Il tecnico Peter Bosz sta faticando a mantenere il controllo del gioco: la disciplina tattica sta venendo meno, i principi di gioco si stanno dissolvendo e la squadra concede spazi enormi. Persino le squadre di livello inferiore in Eredivisie stanno trovando il coraggio di attaccare il PSV senza timori. Inoltre, la squadra è falcidiata dagli infortuni e arriva a questa sfida in condizioni non ottimali”.
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