C’è una data spartiacque in casa Lecce che segna – inevitabilmente – la stagione in corso. Ed è quella dell’11 novembre 2024, giorno in cui si è materializzato – ufficialmente – il passaggio del testimone da Luca Gotti a Marco Giampaolo. Un cambio di guida tecnica che, oltre a dare nuove motivazioni e stimoli al gruppo squadra, è servito sopratutto a dare una scintilla. A portare nuove certezze a una formazione che, nelle prime e12 giornate, non era riuscita ad esprimere le proprie qualità. E l’inversione di marcia è la testimoniano non solo i numeri, ma soprattutto il modo in cui questo Lecce interpreta le partite.
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Lecce, i numeri premiano Giampaolo
Una formazione che gioca con cattiveria agonistica. Che è consapevole dei propri pregi e che tenta di nascondere i propri difetti. E in questo Marco Giampaolo è stato il sherpa nelle zone del Via del Mare. Come un leader di Governo, ha indirizzato la rotta. Ha riportato innanzitutto serenità e convinzione nei propri mezzi in un gruppo decisamente sottotono. Ma soprattutto, ha saputo gestire i momenti difficili. Su tutti: il calciomercato dove l’addio di Patrick Dorgu (nonostante la plusvalenza clamorosa per le casse societarie) ha tolto qualcosa in termini di scelte e potenzialità. C’è poi l’altra questione: gli infortuni che nel corso delle settimane hanno decimato il gruppo squadra.
Patrick Dorgu (Lapresse)
Il confronto con Gotti e il prossimo avversario
Fattori che però non hanno intaccato più di tanto il cammino del Lecce che, dopo 24 giornate di campionato, è 14esimo in classifica con 24 punti. Quattro in più del Parma che è la prima delle retrocesse. Una media di un punto a partita, migliorata in maniera importante sotto la gestione Marco Giampaolo. Sotto la gestione Luca Gotti (dalla prima alla 12esima giornata), il Lecce aveva appena nove punti, frutto di due vittorie (Cagliari e Verona), tre pareggi (Torino, Parma ed Empoli) e sette sconfitte. Imparagonabili quelli dell’ex tecnico della Samp che in 12 giornate sulla panchina dei salentini ha raccolto 15 punti con quattro vittorie (Venezia, Monza, Empoli e Parma), tre pareggi e cinque sconfitte.
Un rendimento e un cammino quasi perfetto, sopratutto negli scontri diretti. Esclusa la debacle di Cagliari dello scorso 19 gennaio (partita terminata 4-1 per i sardi), Krstović e compagni hanno sempre fatto risultato con le dirette concorrenti per la salvezza. E domenica prossima – ore 15:00 – ce ne sarà un altro: contro il Monza, ultimo in classifica, che in settimana ha ritrovato Nesta in panchina. Un’altra prova di maturità per i salentini per dimostrare che il percorso di crescita sotto la gestione Giampaolo è ormai a buon punto.
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