Qualche piccolo mal di pancia ha rovinato la notte ai tifosi del Napoli. Il pareggio contro l’Udinese non ha permesso alla squadra di andare in fuga e l’Inter con una vittoria contro la Fiorentina potrebbe accorciare le distanze. Il secondo 1-1 di fila in Serie A ha fatto scattare qualche campanello, ma i numeri sono dalla parte di Antonio Conte, che in conferenza stampa ha messo anche le cose in chiaro sulle ambizioni della squadra e sui reali obiettivi, facendo forse anche un po’ di pretattica.
Conte e gli obiettivi Napoli
“La richiesta era di entrare in Europa, poi se riusciamo a entrare dalla porta principale è tanto di guadagnato. Oggi ci troviamo in una posizione di classifica che dà lustro a tutti, e noi dobbiamo cavalcare quest’onda sapendo che più stiamo in cima e più ci vogliono buttare giù” – ha spiegato Conte in conferenza, ribadendo come lo scudetto sia un sogno. Parole di circostanza? Forse. O magari di tutela rispetto un grande lavoro da parte degli azzurri che trova conferma nei numeri.

Antonio Conte durante Napolo-Udinese/Lapresse
Conte-Napoli: meglio solo al Chelsea
Facciamo un salto indietro alla sua prima stagione con i grandi, nel 2011-2012 con la Juventus, terminata da imbattuto e con lo scudetto in bacheca. In quelle prime ventiquattro partite, la squadra aveva conquistato 49 punti, meno rispetto agli attuali 55. In Italia, un rendimento migliore lo aveva avuto con l’Inter nella stagione 2019-20, quando i nerazzurri avevano raccolto 54 punti a questo punto della stagione. Nonostante questo ottimo inizio, la squadra aveva terminato la stagione al secondo posto, dietro alla Juventus di Sarri.
Quindi quella con il Napoli è la migliore “prima” parte di campionato in Serie A per Conte. Ma a livello generale, c’è un altro caso in cui aveva totalizzato più punti. Parliamo della stagione 2016/17, quando alla guida del Chelsea, ne aveva conquistati addirittura 59, vincendo poi la Premier League.
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