Dopo il successo della Juventus sul Psv Eindhoven tocca ad Atalanta e Milan. La Dea scenderà in campo al Jan Breydel Stadion contro il Club Brugge nell’andata dei play-off di Champions League. Primo incontro ufficiale tra le due squadre, sfida speciale per De Ketelaere che sfiderà da avversario il club che lo ha lanciato nel calcio dei grandi.
In esclusiva ai nostri microfoni il collega belga di RTL Sports/RTL Info, Alexandre Braeckman, ha presentato la sfida in programma alle 18:45, soffermandosi proprio sul connazionale ex Milan: “De Ketelaere è un talento puro, amato a Bruges, ma al Milan ha faticato ad adattarsi; Gasperini gli ha dato fiducia e libertà, permettendogli di esprimere al meglio le sue qualità creative all’Atalanta”.
Brugge-Atalanta, De Ketelaere e l’insidie
L’Atalanta ha vinto l’Europa League l’anno scorso, ma il Brugge ha fermato la Juventus e messo in difficoltà il Manchester City. Quali sono le loro possibilità di passare il turno?
“Il Brugge è una squadra forte. Ha un grande spirito di squadra ed è senza dubbio il miglior club in Belgio. Però, contro il City, ogni volta che il ritmo della partita aumentava, andavano in difficoltà. Sono una grande squadra, ma penso che sarà una partita equilibrata. Direi 55-45 per l’Atalanta, ma il Brugge può davvero essere un avversario ostico. Hanno un attacco brillante e Hans Vanaken è in una forma straordinaria”.
Sarà una sfida speciale per De Ketelaere. Che tipo di atmosfera e accoglienza hanno preparato i suoi ex tifosi?
“A Bruges è amato da tutti. L’accoglienza sarà fantastica, ancora di più ora che gioca nella Nazionale belga. Ha un talento enorme e ha regalato tante gioie ai tifosi del Brugge. Ne è consapevole e l’accoglienza sarà davvero speciale per De Ketelaere, è il figlio del club“.
Perché De Ketelaere ha avuto così tante difficoltà a imporsi al Milan?
“Era troppo giovane. Forse il salto dalla Pro League alla Serie A è stato leggermente troppo grande. Credo che l’allenatore non abbia trovato la sua posizione ideale. È un numero 10? Un numero 9? Ancora oggi la domanda rimane aperta. Ma all’Atalanta ha molta libertà, l’allenatore si fida di lui e ha trovato un modo per valorizzare le sue doti creative. Per me diventerà un brillante trequartista. Al Milan non hai tempo, devi essere subito al top. Credo abbia semplicemente fatto un errore e abbia avuto bisogno di adattarsi al calcio italiano. Sta ancora trovando la sua dimensione, ma lo stile di gioco dell’Atalanta gli si addice perfettamente“.

Stefano Pioli (Al Nassr) e Gasperini (Atalanta) © Lapresse
In che modo Gasperini è stato migliore di Pioli nel trasformare De Ketelaere nell’Atalanta?
“Non è più lo stesso giocatore. Gasperini è migliore nella gestione dal punto di vista personale. Ha dato a CDK le delle chiavi della squadra. È considerato un giocatore importante, ma gioca anche in un team con più qualità offensive. Ha bisogno di spazio, di “dettare” il gioco della sua squadra. Gasperini lo ha capito. Quando gioca come attaccante, riesce a creare spazi per i compagni. Ha la visione di gioco per servire gli attaccanti con palloni perfetti. Per me, si inserisce alla perfezione nel sistema”.

Mateo Retegui, Atalanta (Lapresse)
Chi fa più paura al Brugge tra De Ketelaere e Retegui?
“De Ketelaere. Perché in Belgio lo conoscono tutti e lui conosce ancora molto bene il club e il loro stile di gioco. Ma Retegui, wow! Che giocatore! Che stagione! Difficile dirlo, quindi diciamo che entrambi sono una minaccia concreta per il Brugge“.
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