Non si placano le polemiche attorno alle scelte arbitrali di Como-Juventus. Nel tardo pomeriggio odierno il tecnico dei lagunari Cesc Fabregas, in occasione della conferenza stampa pre-Fiorentina, è tornato sull’argomento spiegando ulteriormente le sue motivazioni per lo sfogo dello scorso week-end contro l’arbitro e il VAR.
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Fabregas: “Non dirige più l’arbitro”
“Provo sempre a non parlare di arbitri”, ha detto Fabregas. “Rispetto tantissimo il loro lavoro. Non avevo visto il fallo di mano di Gatti, poi l’ho notato in video. So quanto sia difficile essere arbitro. Ho detto quello che ho detto per via di almeno cinque episodi di fila contro di noi, vedendo le proteste di tutti gli altri allenatori mi sono accodato anche io. Ho voluto alzare un po’ la voce, spero sia l’ultima volta anche se sarà impossibile. Alcune volte è difficile decidere, prendere decisioni. Ad esempio su un cartellino rosso il Var vede gli interventi a rallentatore e sembrano bruttissimi, ne ho preso io uno contro il Marsiglia e non avevo intenzione di fare male. Chi capisce di calcio sa che sono stato sfortunato”.
Poi il nuovo affronto: “Ormai non dirige più l’arbitro, ma il Var. Questo è pericoloso. Per me deve decidere il direttore di gara. Poi uno al monitor dice in un modo e uno in un altro e l’arbitro deve avere la possibilità andare al monitor e prendere lui la scelta definitiva. Ci sono troppi casi simili interpretati in maniera diversa, serve una regola univoca. Parlo spesso con gli altri allenatori dopo le partite e posso dire che siamo tutti più o meno d’accordo. Io sono un fan del Var quando aiuta l’arbitro e quando ha il potere di decidere“.
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