Finisce 1-1 al do Dragao la sfida d’andata dei play-off di Europa League tra Porto e Roma. I giallorossi, nonostante l’infortunio di Dybala, sbloccano l’incontro al calar del primo tempo con Celik e dominano i lusitani per un’ora abbondante di gioco.
Nella ripresa subiscono il pari di Francisco Moura e restano in 10 per l’espulsione di Cristante, ma resistono fino al triplice fischio, strappando un pari importante in ottica qualificazione. L’incontro però prosegue anche nel post-partita con un Claudio Ranieri imbufalito, sia ai microfoni di Sky Sport, sia in conferenza stampa, per un operato arbitrale abbastanza discutibile secondo il tecnico capitolino.
Ranieri: “L’arbitro voleva far vincere il Porto”
Il bersaglio di Ranieri è Roberto Rosetti, ex arbitro italiano e designatore arbitrale europeo: “Com’è possibile che una persona integerrima come lei mandi a Oporto, su un campo molto caldo, un arbitro con cui in 22 partite la squadra ospite ha sempre perso, pareggiando al massimo nove volte”.
Claudio Ranieri (© Lapresse)
All’allenatore della Roma non è piaciuta la condotta di gara del direttore di gara: “Secondo me aspettava succedesse qualcosa in area del Porto per dare un rigore e fargli vincere la partita. Ha irretito i giocatori, che si sono giustamente innervositi, ho pregato loro di non protestare. Alla fine del match li ho allontanati perché l’arbitro non meritava il loro saluto, su un campo internazionale non può avvenire una cosa del genere”.
Roma, il gol subito e l’espulsione di Cristante
Ranieri, inoltre, si è soffermato anche sull’episodio del gol del pari del Porto: “Sul gol potevamo essere più attenti, ma il guardalinee sapeva che noi dovevamo effettuare il cambio dopo l’angolo“.
E sull’espulsione di Cristante: “Prometteva e dava cartellini dall’inizio. Lui è convinto di aver fatto bene perché è abituato a comportarsi così, ma in una partita simile non ci possono essere così tanti ammoniti”.
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