Poco più di 250 chilometri divino Cesena da Pisa. La distanza si assottiglia, invece, a 20 punti se si guarda la classifica di Serie B. Padroni di casa ottavi con 33 punti, ospiti secondi a quota 53. Basterebbero già solo queste poche informazioni per capire l’importanza della sfida in programma domenica all’Orogel Stadium alle 17:15. Una classica del calcio italiano che a in Romagna mancava da otto anni. L’ultima volta, il 13 novembre 2016, quando nel lunch match del Manuzzi finì 2-0 per i padroni di casa.
Cesena-Pisa, storia e attualità: quanti intrecci!
Corsi e ricorsi storici, per una partita dai contorni epocali. Sentita dalle due tifoserie legate da una rivalità storica: basti pensare che ai play-off di Serie C1 del 2003 la polizia fu costretta ad entrare in campo per sedare gli animi e permettere il continuo della partita. Non sarà questo il caso, ma calendario alla mano Cesena-Pisa è la partita di cartello della 26esima giornata. Di sicuro, la più interessante. Faccia a faccia due formazioni che corrono per i rispettivi obiettivi. I padroni di casa per ritagliarsi un posto privilegiato ai play-off, gli ospiti per continuare a restare in scia del Sassuolo e tenere a debita distanza lo Spezia.
Il precedete con Michele Mignani
Ma Cesena-Pisa sarà la prova del nove anche per Michele Mignani. L’ex tecnico del Bari sa come si battono i toscani. Lo ha dimostrato a settembre, in Coppa Italia, rifilando la prima battuta d’arresto stagionale dei toscani con uno 0-1 all’Arena Garibaldi.
Un successo, quello dei biancoverdi, che fece da preludio alla rivincita in campionato quando, sempre nell’impianto toscano, gli uomini di Pippo Inzaghi si vendicarono con un sonoro 3-1. Dati alla mano, Mignani è tra i cinque allenatori ad esser riuscito nell’impresa di battere il Pisa. Dopo di lui solo: Guido Pagliuca (Juve Stabia), Antonio Calabro (Carrarese), Paolo Mandelli (Modena) e Alessandro Del Canto (Cittadella). Un dato statistico, ma soprattutto un precedente che fa ben sperare in vista della sfida più attesa di giornata.
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