“Tu così simile a me”: verrebbe da scomodare il successo di Laura Pausini pre presentare questo Fiorentina-Como. Una sfida che metterà faccia a faccia Raffaele Palladino e Cesc Fabregas: credo calcistico e idee di gioco diverse. Così come sono diversi gli obiettivi di squadra: la zona Europa per la viola, la salvezza per i lagunari. Ma la gavetta, il percorso, la carriera da allenatore sembra essere il vero punto di unione tra i due tecnici. Un processo di crescita costante e duraturo negli anni. Un climax ascendente di successi, traguardi e soddisfazioni personali e di squadra.
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Fiorentina-Como, Palladino contro Fabregas
Per lo spagnolo, tutto ebbe inizio nel 2023 quando, appesi gli scarpini al chiodo, gli fu affidata la formazione primavera del Como. Un incarico importante che però mantenne per soli quattro mesi: a novembre fu chiamato – a sorpresa – a sostituire l’esonerato Moreno Longo sulla panchina della prima squadra. Nonostante lo scetticismo dei più, l’ex Barça esordì con una vittoria (2-1 contro la Ferlpisalò) e riuscì a strappare la fiducia della famiglia Hartono, nonostante fosse sprovvisto di patentino da allenatore. Un dettaglio che, scaduta la deroga della FIGC, fu risolta affidando la panchina pro forma a Osian Roberts, anche se l’intuito e le idee di gioco erano chiaramente di Cesc.
E i risultati sono stati subito eloquenti: promozione in Serie A e – quest’anno – lotta per non retrocedere. Un percorso di crescita pressoché speculare a quello di Raffaele Palladino. Anche lui, come il collega spagnolo, ha mosso i primi passi con l’U-15 del Monza prima di passare – nel 2021 – nella formazione primavera dei brianzoli. Poi, la grande opportunità dopo l’esonero di un allenatore: dato l’addio a Giovanni Stroppa, la società decise di affidare all’ex Parma la panchina della prima squadra.
Anche per lui l’esordio fu perfetto, con la vittoria per 1-0 in casa contro la Juventus. E l’inizio di un progetto biennale che ha portato il Monza a centrare la salvezza in massima serie per due stagioni consecutive. A giugno di quest’anno, la chiamata della Fiorentina e la grande opportunità di mettersi in mostra. Così diversi, ma così simili: Palladino-Fabregas, la sfida dei predestinati.
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