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Serie A

Juve-Inter, “Se t’innamori muori”: Motta-Inzaghi, più cinismo che passione

L’attesa di Juve-Inter è colma di tante emozioni, ma Thiago Motta e Inzaghi alla vigilia sono stati neutri: dov’è finita la passione?

Juve-Inter, Motta, Inzaghi
LaPresse

“Se t’innamori muori”, prendiamo in prestito le parole di Noemi, una cantante passionale e che è avvolta dal suo tifo per la Roma, per presentare Juve-Inter. Thiago Motta e Inzaghi non si sono sbottonati, hanno quasi mostrato paura nel farsi prendere dalle emozioni. Un po’ di rabbia da parte del tecnico nerazzurro, molta ansia da prestazione da parte del bianconero. Un match sentito e che può tracciare la strada nella stagione di entrambe le squadre, che lottano per obiettivi diversi, ma entrambi quasi necessari.

La pressione della vittoria in Motta e Inzaghi

Quando giochi con uno scudetto cucito sul petto le opzioni sono due: aumentare il livello per difenderlo o subire la pressione e perderlo. Dopo i nove successi di fila conquistati dalla Juventus, nessuna squadra è stata in grado di arrivare per due volte di fila in testa alla Serie A. Un susseguirsi di padroni sul trono. “Vincere è difficile, confermarsi lo è ancora di più”, una frase fatta ma emblematica. Lo specchio dell’attuale campionato italiano. L’Inter ha la possibilità di sfatare questo mini tabù e la sfida contro i bianconeri dimostrerà se i nerazzurri sono cresciuti.

Juve, Motta

Brugge-Juve, Motta (LaPresse)

Nel match d’andata la pressione ha causato tanti errori, dando vita a un match spettacolare per le telecamere e meno per gli allenatori. Pochi sorrisi e molta serietà, dimenticatevi le vecchie conferenze alla Allegri o quelle feroci di Antonio Conte. Una “Balorda Nostalgia” per restare in tema Sanremo. Thiago Motta e Inzaghi si sono fatti travolgere dalla paura di amare. È mancata la passione, il colore. Tutto troppo grigio. L’ansia del derby d’Italia, che però i tifosi vivono in modo diverso.

Simone Inzaghi, Inter (LaPresse)

Juve-Inter, rivalità di fuoco e poca memoria

Quando qualcosa va contro l’Inter si fanno le trasmissioni, al contrario nullaInzaghi ha scaldato così la vigilia, ma senza mai menzionare la Juventus. Più una protezione da padre nei confronti della propria creatura. Un graffio, ma con le unghia tagliate. Ma l’allenatore nerazzurro ha messo in evidenza una narrazione che per nove anni ha subito anche la Vecchia Signora. Gli “schiaffi” al più forte per cercare di abbatterlo, nulla di nuovo. È successo altre volte e continuerà a capitare. La voglia di lasciare il segno è tanta, ma entrambi i tecnici lo hanno detto con la bocca poco spalancata e con i denti stretti. Al contrario dei tifosi, che già da ore stanno riempendo i social di fuoco e fiamme. In conferenza non è scattata la scintilla, ci penserà il campo a far scatenare i due allenatori?

 

 

 

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