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Serie A

Parma-Roma, l’episodio fa ancora discutere: similitudini con Genoa-Inter ma scelte differenti

Dubbi in merito a un episodio verificatosi alla mezzora di Parma-Roma. Espulso Leoni dopo un fallo si mano di Salah-Eddine: la ricostruzione

Non si placa il velo di dubbi in merito a Parma-Roma. Nello specifico l’episodio del calcio di rigore assegnato – e poi negato – ai giallorossi con annessa espulsione di Leoni per i padroni di casa. Un episodio dubbio, che per tanti ha rievocato una dinamica simile in Genoa-Inter d’inizio stagione. Nello specifico: l’azione dubbia si è consumata al minuti 31 del primo tempo. 

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Parma-Roma: rigori, anzi no, punizione e rosso per Leoni

Palla di Shomurodov per Soulé che viene atterrato – in area secondo Chiffi – da Leoni. L’arbitro indica immediatamente il dischetto ammonendo Leoni. “Il DOGSO (negazione di una chiara occasione da rete) viene depenalizzato”, ha spiegato Calvarese. Dopo qualche istante, Chiffi viene però richiamato dal VAR che, dopo un check di qualche minuto, modifica la decisione. Non calcio di rigore, ma punizione dal limite perché il fallo si è consumato fuori dall’area. Ma cambia anche il cartellino per Leoni: non più giallo, ma rosso perché – spiega Calvarese – “fuori area, non essendoci la concessione del rigore, il rosso non si decurta e rimane tale”.

Ma i dubbi non finiscono qui perché le immagini mostrano che ad inizio azione c’è stato un tocco con la mano di Salah-Eddine. Proprio dopo quel tocco di mano parte l’azione della Roma che porta al contatto Soulé-Leoni e dunque all’espulsione del classe 2006. Dal campo Chiffi ha valutato come non punibile l’intervento dell’olandese perché il pallone arriva sul braccio dopo una carambola. Un episodio dubbio bollato come non punibile da Luca Marelli. 

Il precedente con Genoa-Inter

Un episodio, quello del tocco di mano di Salah-Eddine, che ha rievocato una dinamica simile verificatasi in Genoa-Inter. In quell’occasione fu Bisseck a toccare col braccio dopo un intervento di testa a vuoto. In quel caso fu assegnato calcio di rigore per i padroni di casa perché, come conferma da Marelli, “Il tocco è molto evidente, il giocatore ha sfiorato il pallone con la testa e si può pensare all’autogiocata, ma non conta nulla: il braccio è molto largo e aumenta il volte corporeo. Anche se ci fosse stato colpo di testa, non sarebbe stata autogiocata”.

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