Atalanta-Ademola Lookman è senza dubbio sinonimo di certezza. Che la Dea cambi forma a seconda se in campo ci sia o meno il numero 10 è un dato di fatto. Così com’è una certezza – ma non più una sorpresa – la centralità del nigeriano nel progetto nerazzurro. Un climax ascendente di traguardi personali e di squadra che ha visto nella finale di Dublino dello scorso anno il punto di non ritorno. Non serve certo stare qui a ricordare quella tripletta al Leverkusen. Ma è proprio quella sera, dalla vittoria di quel trofeo, che i tifosi nerazzurri hanno compreso davvero quanto il nigeriano sia importante nelle rotazioni e delle scelte.
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Lookman e i numeri: senza di lui si segna poco
Nonostante la retorica e le frasi di rito, quando Lookman sia importante per il suo gioco lo sa anche Gian Piero Gasperini. Lo ha ammesso nella conferenza stampa pre-Brugges. “Ci è capitato di avere fuori Lookman in questo periodo”, ha messo Gasp. “È coinciso con qualche gol in meno e un po’ di carenza in fase offensiva”. Carenze, dunque. Lo confermano i dati: escluso il pokerissimo di Verona, in quattro partite senza Lookman l’Atalanta ha segnato appena quattro gol. Uno in campionato: 1-1 contro il Torino e 0-0 contro il Cagliari. Tre in UEFA Champions League: 2-2 in casa del Barcellona, 2-1 nell’andata della sfida contro il Club Brugges.

Ademola Lookman (Lapresse)
E i dati non sembrano comunque migliorare se paragonati all’intera stagione. Nelle prime tre giornate di Serie A – complici le voci su un possibile passaggio al PSG – Lookman non ha visto il campo. Un’assenza che è coincisa con una vittoria (0-4 in casa del Lecce) e due sconfitte: 2-1 a Torino e 4-0 in casa dell’Inter. Ma al di là del rendimento, sono i numeri – e soprattutto l’intelligenza calcistica – del nigeriano ad essere centrali del gioco della Dea. Non può essere un’assenza come le altre quella di un trequartista che è a quota 14 gol e 7 assist tra campionato e Champions. Di questo ne è consapevole Gasp che in conferenza pre-Brugges ha ammesso le difficoltà nel sostituire il numero 10. “In difesa e centrocampo ti arrangi meglio quando manca un giocatore. Chi entra spesso in attacco è decisivo”, ha detto il tecnico nerazzurro.
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E l’aiuto non arriva neppure dai sostituti. Nonostante una rosa lunga, Gasp non può contare su una vera alternativa – per caratteristiche – a Lookman. Come invece accade, ad esempio, sul versante opposto con la coppia De Ketelaere-Samardzic. Adesso però, per il nigeriano il peggio sembrerebbe esser passato. “Sembra recuperato – ha detto Gasp –, la mia intenzione è di portarlo in panchina e utilizzato in vista dei possibili supplementari”. Prudenza obbligatoria a conferma dell’importanza di Lookman per Gasperini e l’Atalanta.
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