Nel calcio i risultati contano, non possono essere l’unico metro per giudicare l’operato di un allenatore e non dovrebbero esserlo ma in Italia tante volte si è dovuto fare i conti con quelli. Vedi Thiago Motta con quel hashtag ‘Motta Out’ ad accompagnarlo ormai da mesi sui social.
Qualcosa, però, sembra essere cambiato da qualche settimana, al netto di prestazioni altalenanti, sono comunque arrivate quattro vittore consecutive. Mai successo con l’italo-brasiliano in panchina. La Juve cambia marcia e da qui anche i tifosi la vedono in maniera differente. Certo gli scettici ci saranno sempre perché difficile cancellare qualche mese negativo, soprattutto sulla panchina bianconero.
L’obbligo di dover vincere a tutti i costi è una spada di damocle di difficile gestione per qualsiasi allenatore, ma senza dubbio Motta ha dimostrato di poter sopperire a questa ‘difficoltà’. La valutazione del suo operato deve partire da lontano e non solo per i risultati ottenuti.
Motta out, quando fa tendenza seguire i risultati
Perdi tre partite e avrai tutti contro. Ne vinci tre e saranno tutti dalla tua parte. Non è una frase di circostanza, ma è più o meno quel che succede da nord a sud in Italia e in qualsiasi situazione. Thiago Motta, purtroppo per lui, è finito in questa situazione dopo una serie di risultati non proprio favorevoli.
Tanti pareggi, molti arrivati anche recuperando. Chiaro è che vedendo la gara con l’Inter i rimpianti possono essere maggiori. La Juve, però, ha iniziato un progetto nuovo, diverso rispetto al passato. Un modo per ripartire (non da zero), ma con l’idea di voler creare qualcosa di duraturo nel tempo.
Motta, in ogni caso è lì, al quarto posto e in piena corsa per raggiungere l’obiettivo prefissato ovvero entrare nelle prime quattro posizioni di Serie A. Questo può non piacere ai tifosi della Juve ed è legittimo, ma parlando di progetti bisogna anche avere la pazienza di aspettare. E, soprattutto, di analizzare con lucidità il percorso sin qui fatto.
Thiago Motta, Juventus (Lapresse)
Motta e il percorso alla Juve
Un inizio importante fatto di vittorie, una difesa di ferro e tanto entusiasmo. Un entusiasmo poi scemato di partita in partita perché le difficoltà sono arrivate tutte insieme. L’infortunio di Bremer, poi quello di Cabal e i vari guai muscolari che hanno colpito a ruota alcuni dei giocatori nella rosa.
Uno dei giocatori più attesi e pagati del mercato bianconero, come Douglas Luiz, non ha trovato continuità per via dei tanti infortuni. Nico Gonzalez è rimasto fuori diversi mesi e l’assenza di un vice Vlahovic (forse si sperava nel recupero di Milik) si è fatta sentire bene.
L’impossibilità di fare rotazioni adeguate o di poter variare interpreti in certe occasioni può aver fatto vacillare certezze o altre idee del tecnico. Il quale, però, ha sempre dato prova di avere la situazione in mano e di saper gestire il gruppo, bravo a seguirlo soprattutto nei momenti complicati.
Juve, i tifosi cambiano idea
Quattro vittorie consecutive e all’orizzonte il ritorno di Champions contro il Psv. Un modo per dare ancora continuità e raggiungere il primo, vero, obiettivo stagionale. L’approdo agli ottavi è di vitale importanza per i bianconeri, soprattutto sotto il lato economico. Da quello sportivo, invece, sarebbe un ulteriore segnale positivo per lui, il gruppo e tutti i tifosi.
L’atmosfera nelle ultime settimana sembra essere cambiata, o forse è solo tornata quella di inizio stagione. Nel mezzo una serie di ostacoli da superare e scetticismi da tenersi alle spalle. Di questo Motta, però, non ha mai parlato anche alle ultime domande. La sua preoccupazione è il campo, questo non vuol dire non sentire ciò c’è attorno ma saper farsi scivolare addosso critiche può essere un pregio.
Dopo l’ultima vittoria contro l’Inter tanti i commenti positivi da parte dei sostenitori bianconeri. “Diamogli tempo. Piano piano stiamo uscendo dal guscio. Fino alla fine” scrive un utente sotto al post dell’esultanza di Motta con i nerazzurri. “Falli parlare Thiago, si meritano chi li fa perdere contro il Maccabi Haifa” facendo un leggerissimo riferimento a chi rimpiangeva, nei mesi scorsi, Allegri. E dunque niente più Motta out.
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