“Non c’è nessuno, siamo soli”. Esordisce così Giorgio Gorgone, nella conferenza stampa post di Lucchese-Perugia. Da qualche tempo a questa parte, purtroppo in Serie C si parla quasi esclusivamente delle vicende extracampo. Punti di penalizzazione ed esclusioni. La terza serie del calcio professionistico italiano è diventata teatro di società in grande crisi economica e che quindi non sono in grado di rispettare le scadenze imposte dalla Lega Pro. Taranto e Turris, nel girone C, stanno vivendo una stagione surreale e rischiano di sparire definitivamente dal professionismo. Negli ultimi giorni, l’ultima società che sembra essere sprofondata nel baratro è appunto la Lucchese.
Lucchese, la prima tappa del tracollo
Per comprendere il tutto, è necessario fare un passo indietro. Nel febbraio 2023, la Lucchese è stata acquistata dal Gruppo Bulgarella, specializzato nella realizzione di strutture albelghiere. Aria di cambiamento e di novità, per una società che sulla carta sembra pronta ad aprire un nuovo ciclo. Un ciclo che si rivelerà breve, caratterizzato da diverse difficoltà e anche promesse eccessive, come quella, sul campo, di lottare per le zone alte della classifica. Come sappiamo, solo con un progetto a lungo termine si possono raggiungere obiettivi importanti.
Dopo un solo anno e mezzo, il Gruppo Bulgarella si mette alla ricerca di nuovi acquirenti in grado di rilevare il 100% delle quote della Lucchese. Tra ottobre e dicembre 2024, diverse realtà imprenditoriali solide si interessano alla Pantera. A novembre, una cordata italo-canadese sembra ad un passo dall’acquisizione del club rossonero. Sembra tutto fatto. Alla fine però la trattativa si conclude con una fumata nera.
Il primo passaggio di proprietà
“Il Gruppo Bulgarella comunica di aver ceduto il cento per cento delle quote della Lucchese 1905 ad una cordata di società lombarde capitanata dall’Avv. Giuseppe Longo, la sola ad aver dato evidenza concreta di garanzie utili al rispetto delle obbligazioni”. Questo il comunicato con cui, il 14 gennaio, il Gruppo Bulgarella ufficializza la cessione della Lucchese all’avvocato Giuseppe Longo, a capo della Sanbabila Srl. A preoccupare sono i tempi con cui si conclude la trattativa, ovvero 24 ore. Come riporta Gazzetta Lucchese, Sanbabila è una srl con 10mila euro di capitale sociale costituita nel 2010, ma data come attiva solo nel 2022. Una srl in cui figurano l’assunzione di partecipazione di altre società, ma anche detenzione di brevetti ed acquisizioni di immobili. A sollevare ulteriori dubbi sulla solidità economica della nuova proprietà ci pensa lo stesso Giuseppe Longo che durante la conferenza stampa di presentazione dichiara: “A breve subentreranno nuove forze economiche che daranno ulteriore vigore al progetto. Non siamo degli scappati di casa, l’accelerazione dell’affare è stata determinata dalle condizioni di salute del presidente Bulgarella”.
Il tracollo definitivo
In un contesto di grande confusione e incertezza, sul campo, la Lucchese sembra rinata con due vittorie chiave, contro Ascoli e Milan Futuro. I rossoneri non sembrano subire un contraccolpo psicologico, anzi dimostrano di potersi giocare fino alla fine la salvezza sul campo. Intanto, il 10 febbraio, viene ufficializzato un altro cambio di proprietà (il secondo nel giro di un mese), con il passaggio del 100% quote della Sanbabila srl alla SLT associati srl, studio legate tributario con sede a Roma. Intercettati da Gazzetta Lucchese, Stefano Sampietro e Alessandro Bui, nuovi proprietari del club rossonero, anche in questo caso hanno rilasciato parole poco confortanti: ” E’ mancata una vera e propria due diligence, proprio per i tempi stretti, e stiamo verificando se quanto ci è stato detto corrisponde alla realtà, anche riguardo ai conti della gestione precedente, mi riferisco a quella del Gruppo Bulgarella”.
E relativamente agli stipendi: “Siamo tranquilli, siamo qui a apposta oggi (12 febbraio, ndr), stiamo lavorando anche per questo anche se i tempi sono stretti, ci stiamo muovendo”. Nel mezzo le dimissioni di Vitaglione, collaboratore del direttore generale Veli e l’uscita di scena del Ds Nember (mai ufficializzato ma lo stesso operativo) e il responsabile dell’area tecnica Matarese.
La probabile penalizzazione
E adesso arriviamo alla questione più importante. Con grande probabilità (per non dire ormai certezza), la Lucchese andrà incontro ad una penalizzazione in classifica. La nuova proprietà infatti non ha rispettato la scadenza degli stipendi, fissata per ieri, 17 febbraio. A contare, in questo caso, dovrebbe essere il rispetto dei giocatori, dell’allenatore, dello staff e dei dipendenti che lavorano per questa società. La Serie C non può essere paragonata ad altri campionati professionistici italiani, anche a livello di guadagni. Stiamo parlando di ragazzi ma anche famiglie che vivono di questo sport e che, come tutti noi, devono sostenere delle spese.
Al termine della sfida vinta contro il Perugia, il tecnico della Pantera Giorgio Gorgone ha espresso grande preoccupazione per la situazione che si sta creando. Queste le parole riportate da Gazzetta Lucchese: “A oggi non sono stati pagati gli stipendi: non c’è una società, non c’è nessuno. Per chiedere spiegazioni ho chiamato Longo ma non mi ha risposto. Lo stesso anche Sampietro. I giocatori sono dipendenti che devono essere pagati. É umiliante Ci sono ragazzi che devono sostenere le spese per l’affitto. Ho chiamato anche l’ex direttore Lo Faso per chiedere una mano. É normale che avvengano nel giro di un mese due cambi di società”.
L’allenatore vorrebbe terminare la stagione ed è pronto a rispettare le decisioni dei suoi giocatori: “Con i ragazzi avevamo pensato anche di interrompere. Finché i ragazzi vogliono, anche io andrò avanti e siamo pronti ad organizzarci da soli anche per andare in trasferta. Spero nel miracolo ovvero che qualcuno possa salvare la Lucchese. A oggi saremmo salvi matematicamente. Com’è possibile che un SRL con 20 mila euro di capitale sociale acquisti la Lucchese? Io credo che ci si possa salvare, sono orgoglioso dei ragazzi”. Intanto, come riportato sempre da Gazzetta Lucchese, prima dell’allenamento odierno, i giocatori si sono riuniti, scegliendo per il momento di andare avanti.
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