“Quando il mister ha aperto la porta dello spogliatoio, è come se il mio corpo si fosse rilassato. Non aveva bisogno di presentazioni. Lui ha allenato campioni e grandi squadre. Ora ognuno fa le sue cose e lui ha lavorato sul concetto di squadra, a stare uniti. Le ultime settimane prima del suo arrivo non c’erano più sorrisi e serenità. Prima di tutto deve esserci felicità nel venirsi ad allenare. Se non sei sereno e tranquillo, non arrivano i risultati. I risultati adesso si stanno vedendo“.
Ai microfoni di Sky Sport Gianluca Mancini ha raccontato come la Roma è cambiata in positivo con l’arrivo di Claudio Ranieri in panchina. I giallorossi si sono ritrovati a livello mentale, hanno proseguito il percorso in Europa, Porto permettendo, e son riusciti a risalire la china in campionato: nelle ultime cinque apparizioni quello dei capitolini è il miglior rendimento in massima serie.
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Gianluca Mancini (Lapresse)
La rinascita
Quando Ranieri ha accettato di tornare sulla panchina della Roma, la squadra attraversava un momento critico. Scivolati nelle zone basse della classifica, i giallorossi avevano solo due punti di margine sulla retrocessione, con uno spogliatoio segnato da forti tensioni e un clima di sfiducia. Gli esoneri di De Rossi e Juric avevano lasciato un vuoto di leadership e idee, rendendo la situazione ancora più difficile.
Sir Claudio, grazie alla sua esperienza e abilità nel gestire le crisi, è stato scelto per risollevare il gruppo e riportare serenità. Fin dal primo giorno, il tecnico romano ha trasmesso calma e sicurezza, elementi essenziali per ridare fiducia ai giocatori. La compattezza del gruppo è stata la sua priorità, consapevole che solo una squadra unita e motivata può ottenere risultati concreti.
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Claudio Ranieri, Roma LaPresse
Ranieri come Allegri: la filosofia del corto muso
L’ex condottiero del Leicester ha impostato la Roma su un’idea di gioco pragmatica, basata su compattezza difensiva, attenzione ai dettagli e una gestione intelligente delle partite. Il concetto di “corto muso”, tanto caro a Max Allegri, che prevede vittorie di misura e un approccio cinico, è diventato la chiave del successo. Non era il momento di proporre un calcio spettacolare, ma di ottenere punti preziosi per risalire la classifica. E i risultati non hanno tardato ad arrivare.
Sotto la sua guida, la Roma ha ottenuto tre vittorie esterne consecutive, un risultato impensabile fino a poche settimane prima. La squadra ha ritrovato solidità in difesa, subendo meno reti e mostrando un atteggiamento più combattivo.
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Soulè, Roma (Lapresse)
Rotazioni e gestione del gruppo
Uno degli aspetti più importanti della gestione Ranieri è stata la capacità di dosare le energie della squadra. Il tecnico ha adottato un turnover mirato, permettendo ai giocatori chiave di rifiatare senza compromettere le prestazioni in campionato e in Europa. Questo ha consentito di mantenere alta la competitività del gruppo e di evitare infortuni che avrebbero potuto compromettere ulteriormente la stagione.
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Mats Hummels (© Lapresse)
Dybala, Dovbyk, Hummels ed El Shaarawy sono stati gestiti con intelligenza, evitando sovraccarichi e garantendo freschezza nei momenti decisivi. Allo stesso tempo, Ranieri ha dato spazio a giocatori meno utilizzati, permettendo loro di acquisire fiducia e di farsi trovare pronti quando chiamati in causa. Questo equilibrio ha reso la Roma una squadra più solida e meno dipendente dai singoli.
L’ambiente e il tifo giallorosso
Oltre agli aspetti tecnici e tattici, Ranieri ha saputo lavorare anche sull’entusiasmo dell’ambiente. Dopo settimane di tensione, la squadra e i tifosi hanno ritrovato sintonia, con l’Olimpico pronto a spingere i giallorossi nei momenti cruciali. La partita di ritorno contro il Porto in Europa League sarà un banco di prova fondamentale, con uno stadio che si preannuncia infuocato.
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Roma tifosi (Lapresse)
L’allenatore ha sottolineato l’importanza di non farsi prendere dalla frenesia, invitando la squadra a mantenere lucidità e intelligenza tattica. “Siamo carichi, ma dobbiamo essere intelligenti e non farci prendere dalla smania di vincere a tutti i costi”, ha dichiarato Ranieri, consapevole che la gestione delle emozioni sarà cruciale per il prosieguo del cammino europeo.
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