Semplicità d’animo e sensibilità. In una sola parola: arte. Lucio Corsi a Sanremo ha portato la bellezza della normalità, una poesia per tutti. Tanti messaggi mai banali, come il duetto con Topo Gigio. Il pupazzo più amato dalla televisione italiana che ha conquistato tutte le generazioni con la sua genuinità.
Lo specchio dell’artista che non lo ha portato per fare una gag. Vivere la musica come un mezzo di trasporto per un altro mondo che non sia la realtà. E si è concretizzato nella serata cover con “Nel blu, dipinto di blu”. Ma chi c’è dietro la voce di Topo Gigio?
Dal 2010 l’eredità di Peppino Mazzullo l’ha presa Leo Valli: attore, personaggio televisivo italiano, doppiatore e anche speaker del Como. Dall’Ariston al Senigallia, ad Oa Calcio ha raccontato due tra le cose più importanti della sua vita.
Topo Gigio, Lucio Corsi e Sanremo: il racconto di Leo Valli
Come è nata l’idea di portare Topo Gigio a Sanremo con Lucio Corsi?
“Ero negli uffici del Como e mi è arrivata una telefonata dall’erede di Maria Perego (creatrice di Topo Gigio ndr), Alessandro Rossi. ‘Sei seduto o sei in piedi?’ mi ha detto. Ho risposto: ‘Sono in piedi, devo fare una riunione’. E lui mi ha interrotto: ‘Allora siediti che andiamo a Sanremo. Lucio Corsi ha scelto di cantare con Topo Gigio nella serata delle cover’. Io mi aspettavo di tutto, tranne questo. Dopo una settimana abbiamo fatto le prove ed è stato bellissimo. Ero emozionato per questo incontro”.
Cosa ti ha colpito di più di lui? Hai capito subito che sarebbe stato perfetto con Topo Gigio?
“Sì, l’ho capito subito, dal primo istante che l’ho visto. Lucio è una persona talmente sensibile e affabile che è stato un incontro bello. Lui è semplice e genuino, così come lo vedi. Non c’è nulla di costruito, lui è così. È uno che parte da Casa Sanremo e fa 600 metri a piedi con la chitarra, che cambia una spilla con dei dolcetti perché non aveva nulla in tasca. Questo è Lucio”.
Cosa ti piace di Topo Gigio e quali sono i ricordi più belli che ti legano a lui?
“Qui la risposta è molto facile, Sanremo. La cosa più bella in assoluto. L’unica pecca è che non ci sia stata Maria Perego (venuta a mancare nel 2019 ndr), sarebbe stata felice del suo Topo Gigio su quel palco. La sua mancanza si percepisce, ma mi piace pensare che l’abbia visto”.
Cosa pensi possa avere in comune Topo Gigio con Lucio Corsi?
“Sono due anime buone”.
Il Como e Gabrielloni come Topo Gigio
Passando al calcio, come è nata invece la collaborazione con il Como?
“Risale a nove anni fa, quando il Como era in Serie D. All’epoca c’era Diego Foresti come dg per rimettere a posto la baracca e con l’aiuto di Alessandro Giummo, capo di una frangia che si chiama “Pesi massimi”, sono diventato lo speaker. Mi ha convinto lui a farlo. Sono tifoso da una vita, andavo allo stadio ed ero abbonato. Poi però per lavoro molte volte ero in giro. Poi diventando più vecchio e avendo un po’ più di tempo, anche se poi non è vero, ho accettato. E lo faccio con tanta passione, perché questa società è fenomenale”.
C’è qualcuno del Como che rivede nella semplicità d’animo di Topo Gigio?
“Alessandro Gabrielloni, lo rivedo nella semplicità e nella genuinità di Topo Gigio, è un buono per natura. Siamo legati tutti a lui, è qui dalla Serie D. È amato da tutti, un po’ come Lucio Corsi”.
Nico Paz come Lucio Corsi, un talento che illumina la scena “senza fare il duro”. Sei d’accordo?
“Sì assolutamente, Nico è ancora giovanissimo e avrà i suoi successi e la carriera già segnata. È uno che vince facile, basta vederlo giocare”.
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(Photo by Antonio Saia/LaPresse)
L’adrenalina dello stadio e il vero tifo di Topo Gigio
Come vivi l’adrenalina dello stadio?
“A volte tocco il microfono per vedere se è aperto perché ho paura di fare figuracce, perché sono talmente tifoso che mi faccio prendere e potrebbe scapparmi qualche parolaccia”.
Cambia molto condividere l’emozione di un gol rispetto alla dolcezza di Topo Gigio?
“Sì, sono due emozioni diverse, ma per certi versi anche simili. Quando uno si emoziona può essere gasato o triste, ma è sempre un’emozione”.
Una promessa che potrebbe fare Topo Gigio in caso di salvezza del Como
“Non può farla Topo Gigio perché non ha una squadra, come non ha un partito politico. Lui è di tutti, quindi tifa Nazionale”.
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