La Juve ha ballato il Flamingo. Una serata brutta e amara in Olanda, terminata con l’eliminazione in Champions League. I bianconeri non sono riusciti a proseguire la striscia di vittorie e sono tornati da Eindhoven con le ossa rotte.
Un disastro per le italiane, che hanno subito la supremazia atletica delle avversarie in questa fase delicata della stagione. E a punire Thiago Motta ci ha pensato proprio una conoscenza del nostro calcio.
(AP Photo/Peter Dejong)
Flamingo, l’ex Sassuolo che ha eliminato la Juve
Il Sassuolo ha sempre avuto un buon fiuto per i giovani talenti e dalle loro parti è passato anche Ryan Flamingo, il giustiziere della Juventus. Con i neroverdi ha giocato solo in Primavera nel 2021/2022, dove subito ha imposto le sue doti tecniche e fisiche. Al termine della stagione è stato incluso anche in molte top 11, finendo subito nel taccuino di molti osservatori e dirigenti sportivi. Doti fuori dal comune che gli hanno permesso di realizzare 16 gol, calciando perfettamente molti rigori. Un goleador prestato alla difesa. Poi però il richiamo dell’Olanda ha prevalso sul resto.
LaPresse
La consacrazione al Psv
Il 2002 ha dimostrato subito di essere fuori categoria, ma il Sassuolo non lo ha accompagnato nel grande passo. Flamingo ha esordito tra i professionisti in Olanda con il Vitesse. Una stagione che lo ha formato e lo ha aiutato a crescere. Poi con l’Utrech l’anno successivo ha confermato le sue doti, realizzando un gol anche contro l’Ajax. L’olandese ha convinto e il club lo ha riscattato, ma poi alle porte della società ha bussato il PSV. E a una big della Eredivisie non si può dire no. Nove milioni messi sul piatto e una firma sul contratto messa con decisione. Ora di firme ne sta continuando a mettere molte sia in campionato sia in Champions League e non sempre facendo gol, ma con prestazioni di alto livello. E se continua in questo modo, presto il suo cartellino lieviterà.
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