Il gol di Salah in apertura di match aveva illuso il Liverpool, anzi è stato un guizzo di Alexander-Arnold ad evitare il peggio nella trasferta di Birmingham contro l’Aston Villa. Un 2-2 che non ha sicuramente annoiato il pubblico presente al Villa Park, ma che rischia di rallentare ulteriormente la corsa al titolo dei Reds, fino a qualche mese fa senza un reale avversario in grado di tenere il passo.
Liverpool in difficoltà
La fase conclusiva di gennaio e in generale tutto il mese di febbraio non è stato particolarmente soddisfacente per il Liverpool che è tornato a riassaporare una sconfitta che mancava dal 14 settembre (0-1 ad Anfield col Nottingham); non prendiamo in considerazione il ko col Tottenham nella semifinale d’andata di Carabao Cup, poi ribaltato con un umiliante 4-0 inflitto agli Spurs.
Liverpool (Lapresse)
Tuttavia questo passaggio a vuoto, seppur inutile, si lega a quello incassato al Phillips Stadion contro il PSV nella giornata conclusiva della fase a gironi unica della Champions League, con i Reds già sicuri della qualificazione diretta agli ottavi. Dal suolo olandese alle sabbie mobili della FA Cup dove il Plymouth si è tolto lo sfizio di eliminare Chiesa e compagni dalla competizione più antica d’Inghilterra. Una serie di scivoloni che rappresentano il primo campanello d’allarme della nuova era Slot che dovrà trovare il rimedio per evitare di rovinare una prima parte di stagione quasi perfetta.
Un calendario non scontato
Il Liverpool ha anticipato il 29° turno di Premier League contro l’Aston Villa in virtù della finale di Carabao Cup col Newcastle in programma il prossimo 16 marzo. Solo un punto contro i Villains, un altro 2-2 proprio come era successo a Goodison Park nel Derby del Merseyside contro i rivali cittadini dell’Everton. E domenica c’è la trasferta all’Etihad contro un Manchester City col morale a pezzi, dopo l’eliminazione cocente contro il Real Madrid.
Guardiola e Bernardo Silva, Manchester City (Lapresse)
Con una vittoria il Liverpool avrebbe la possibilità di scrivere la parola fine al ciclo di Pep Guardiola sulla panchina dei Citizens; in caso di ko, non solo darebbe l’opportunità all’Arsenal di avvicinarsi ulteriormente in classifica, ma concederebbe almeno un’altra chance agli Sky Blue di rientrare in corsa per le posizioni che contano.
Il City inaugura un calendario che da qui a maggio sarà tutt’altro che scontato per la squadra di Arne Slot. Dopo Haaland e compagni, ci sarà il doppio incrocio col Newcastle tra campionato e Coppa, il derby di ritorno, la trasferta di Craven Cottage col Fulham, che di recente ha fermato Nottingham e lo stesso Newcastle, fino ad arrivare al trittico della morte: Tottenham, Arsenal e Chelsea nel giro di due settimane (fine aprile-inizio maggio). Senza dimenticare la ripartenza della Champions con gli ottavi di finale.
E l’Arsenal sogna
Ride bene, chi ride ultimo, ma se il Liverpool perde colpi, l’Arsenal non può far altro che esultare. Del resto l’allenatore dei Gunners Mikel Arteta era stato chiaro nel post-gara col Chelsea (1-1), risalente all’undicesima giornata: “Primato del Liverpool? Non possiamo farci niente, dobbiamo vincere, vincere perchè i nostri avversari (Liverpool, ndr) non si fermeranno”.
Mikel Arteta, Arsenal (Lapresse)
Una previsione corretta fino a qualche settimana fa, sbagliata se consideriamo le ultime tre uscite stagionali in campionato del Liverpool che ha concesso una possibilità ai londinesi di rientrare in corsa per il titolo di Premier League. Attualmente l’Arsenal è a -8, potenzialmente a -5 (dovrà battere il Chelsea nel 29° turno) e se la troupe di Slot dovesse inciampare contro Guardiola, addirittura a -2 (dovrà battere il West Ham sabato alle 16 e far altrettanto nelle successive sfide con Nottingham e Manchester United).
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