Il conto alla rovescia per il big match è iniziato e la data per Napoli-Inter è stata cerchiata di rosso. Una fetta dello scudetto sicuramente passerà dal Maradona. Gli azzurri al momento possono difendere il primo posto, anche se la prossima trasferta contro il Como sarà tutt’altro che scontata. E a complicare i piani di Antonio Conte sono gli ultimi infortuni, che hanno costretto il tecnico a ritornare sul 3-5-2- Grazie a un ottimo Raspadori la differenza non si è sentita, ma le prossime gare saranno decisive e tutti i dettagli potrebbero fare la differenza.
Napoli, infortunio Mazzocchi: Conte in emergenza
“Nel corso dell’allenamento di ieri Pasquale Mazzocchi ha accusato un risentimento muscolare. Il calciatore azzurro si è sottoposto a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba destra. Ha già iniziato l’iter riabilitativo” – con questa nota ufficiale il Napoli ha comunicato l’infortunio dell’esterno. Nelle ultime partite, Conte ha dovuto fare a meno anche di Spinazzola e Olivera, contando sull’ex Salernitana, che ha commesso anche qualche errore di troppo.
Ora per la sfida contro il Como, dovrebbe rientrare l’ex Roma, mentre l’uruguaiano potrebbe farcela per la sfida scudetto contro l’Inter. Le loro condizioni sono monitorate giornalmente. In questo momento il tecnico partenopeo ha bisogno di tutti, anche di chi ha visto poco il campo. L’infortunio di Neres ha già complicato la vita all’allenatore, che dal mercato non ha ricevuto un post Kvara. Ora più che mai sarà necessario l'”effetto Sergente”.
Scatta l’ora di Rafa Marin?
Sappiamo che Conte quando vuole raggiungere un obiettivo si affida ai migliori. Zero calcoli e pochi dubbi, con un undici titolare prestabilito. Il Napoli deve giocare solo il campionato e questo sicuro ha agevolato il suo piano. L’allenatore perfetto per ricostruire e non perdersi in tante trasferte lontane in Europa. L’ex allenatore della Juve ha un grande pregio: è in grado di recuperare tutti. Un ultimo esempio? Juan Jesus, che ha sostituito con ottime prestazioni l’infortunato Buongiorno, ora a pieno regime. Di intoppi durante la stagione possono essercene tanti, quindi avere tutti i calciatori pronti è necessario. Ma c’è proprio un calciatore che non è entrato nei radar del tecnico: Rafa Marin. Tolta la Coppa Italia, lo spagnolo non era stato mai utilizzato da Conte fino alla scorsa settimana.
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(Photo by Alessandro Garofalo/Lapresse)
Chi è Rafa Marin
A prima vista, sembra di trovarsi di fronte a un gigante: 1.91 di altezza e una fisicità impressionante. Ma non è tutto. Marin ha dimostrato anche una buona velocità e una discreta tecnica, qualità che gli permettono di ricoprire anche il ruolo di “terzino bloccato”, perfetto per i moduli ibridi che stanno prendendo piede negli ultimi anni. Il suo principale punto di forza è la versatilità: può giocare sia nella difesa a tre che a quattro, non è un calciatore vincolato a uno specifico sistema di gioco. Al Real Madrid non è riuscito a ritagliarsi uno spazio, ma in un contesto altamente competitivo come quello dei Blancos è difficile emergere, come dimostra anche la storia di Theo Hernandez. Al Napoli al momento sta vivendo le stesse difficoltà, ma dovrà farsi trovare pronto, perché è giovane e basta poco per svoltare la carriera.
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