Si sa, fare l’arbitro è uno dei mestieri più delicati perché basta una piccola distrazione e finisci subito nell’occhio del ciclone. Anche se tutto il resto è perfetto. Mantenere la professionalità in campo è un atto dovuto e lo fanno tutti, rispettare questi criteri anche dopo il triplice fischio è un “dovere morale”. In Italia non possiamo lamentarci, al termine dei match i direttori di gara si limitano a delle strette di mano con i giocatori e gli allenatori. Un comportamento esemplare. Dall’altra parte del mondo è emerso invece un caso che sta facendo discutere. E c’entra Messi.
Messi e l’arbitro fan
Nel gelo di Kansas City, Messi ha dato spettacolo con grandi giocate che hanno permesso all’Inter Miami di vincere di misura. Non una novità. Ma a caratterizzare la partita è stato un gesto finale dell’arbitro messicano Marco Antonio Ortiz Nava, che si sarebbe unito ai fan della Pulce chiedendogli la maglia. Una scena impensabile da vedere in Europa, vista anche la sensibilità dei tifosi su questa materia. E non è piaciuta al club di casa, che con una nota ufficiale ha condannato l’accaduto: “Abbiamo informato la Concacaf e la Major League Soccer dell’incidente dopo la partita contro l’Inter Miami mercoledì. Attendiamo un esame più approfondito e le misure che verranno prese”. E ora la Concacaf ha preso la sua decisione
Messi (LaPresse)
La Concacaf punisce l’arbitro
“La condotta dell’arbitro non è conforme al codice della Confederazione per gli ufficiali di gara e alle procedure esistenti per questo tipo di richieste. L’arbitro ha riconosciuto il suo errore, si è scusato per l’incidente e ha accettato le misure disciplinari applicate dalla Concacaf” – si legge nel comunicato della confederazione. La sanzione non è stata ancora specificata.
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