Alla domanda sulle difficoltà dell’Inter negli scontri diretti Simone Inzaghi alquanto schietto. “Come si può invertire la rotta? Lavorando di più e meglio sui dettagli”. La domanda è: basterà? Mentre in giro per il web si rincorrono teorie del complotto che vedrebbero un calo della formazione nerazzurra, la verità è un’altra. Le difficoltà sono evidenti. Lo ha confermato anche il mister: “Quest’anno il trend è inferiore rispetto alla stagione scorsa, è inutile negarlo. Però sono convinto che, tolto il derby d’andata a settembre, nei big match finora abbiamo fatto complessivamente ottime gare”.
Ecco servita la verità. Le sconfitte contro Milan, Fiorentina e Juventus hanno sicuramente tolto qualcosa a questa Inter. È innegabile. Ma solo in termini di punti, non di certezze in mezzo al campo. Di questo Inzaghi ne è sicuro: “Se gli avversari abbiamo capito l’Inter? Non ancora”. E la prova inconfutabile di questa sicurezza sta tutta nelle prestazioni, o meglio dalle “tantissime palle gol” create da Lautaro e compagni. Dati e numeri che lasciano ben sperare Inzaghi in vista della sfida di questa sera contro il Genoa. Una partita dalle mille insidie contro un avversario (11esimo in classifica a +10 dalla zona retrocessione) ampiamente alla portata.
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Inter, 23 giorni di passione tra campionato, Coppa Italia e Champions
Ma la sfida contro l’ex Patrick Vieira sarà solo un assaggio del ciclo infermare che il destino ha riservato ai nerazzurri. Sette partite in poco meno di un mese che deciderà buona parte del futuro – e delle ambizioni – dei ragazzi di Simone Inzaghi. 23 giorni di passione che, dopo il Genoa, vedranno Lautaro e compagni impegnati contro la Lazio nella sfida d’andata dei Quarti di Finale di Coppa Italia. Antipasto pregiatissimo in attesa della sfida scudetto – in programma alle ore 18:00 del primo marzo – in casa del Napoli.
Lautaro Martinez Inter (Inter)
Dopodiché sotto con gli Ottavi di Champions: andata al De Kuip, ritorno a San Siro contro il Feyernood per regalarsi i quarti contro la vincente di Bayern Monaco-Bayern Leverkusen. Nell’intermezzo la sfida contro il Monza prima di chiudere il tour de force – il 16 marzo – al Gewiss Stadium contro la sempre temibile Atalanta.
A fare due conti – ed evitando qualsivoglia tipo di retorica della serie “tutte le partite sono importanti” – l’Inter è attesa da cinque scontri diretti. Uno in campionato, uno in Coppa Italia e due (andata e ritorno) in Champions League. Tutti importanti – e soprattutto decisivi – per le ambizioni nazionali e internazionali. 450 minuti per misurare – e a questo punto smentire – il problema scontri diretti. La convinzione di Inzaghi è forte, la certezza la darà solo il campo.
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