Un derby che va oltre i tre punti. Il Parma nello scorso weekend ha incassato contro la Roma al Tardini la quarta sconfitta consecutiva, restando ancorato al terzultimo posto con 20 punti. Un ko pesante da digerire che è costato la panchina a Fabio Pecchia, sostituito in corsa da Cristian Chivu che avrà a disposizione 13 giornate per provare a salvare i crociati.
Vola invece il Bologna: con il 3-2 sul Torino i felsinei hanno allungato a dieci la striscia di risultati utili, con solo tre sconfitte in campionato, meglio ha fatto solo la Juventus. In esclusiva, il doppio ex Giovanni Bia presenta il match: parmigiano doc, cresciuto nel Parma, con cui ha esordito in massima serie, ha poi collezionato 67 presenze e 4 gol con il Bologna, vivendo da protagonista entrambe le realtà.
Parma-Bologna è una partita speciale per te. Che ricordi hai di questa sfida da calciatore?
“Sono tutti ricordi bellissimi, perché per me è stata un’emozione incredibile giocare su un campo che, da ragazzino, vivevo da tifoso. Ho realizzato un sogno. L’ho vissuto prima con la maglia del Parma, poi anche da avversario con altre squadre, ma è sempre stata un’esperienza meravigliosa”.
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Christian Chivu, Parma (Credit: Parma Calcio) e Vincenzo Italiano, Bologna (Lapresse)
C’è un ricordo particolare che ti è rimasto impresso con la maglia del Parma? E uno con il Bologna?
“Con il Bologna ho vissuto tanti momenti importanti, ma sicuramente l’esperienza con la mia famiglia in un ambiente così bello è stata speciale. Giocare contro il Parma è sempre stato strano per me, perché ho fatto tutta la trafila nelle giovanili, andai da tifoso a Vicenza per lo spareggio contro la Triestina (stagione 1978-1978, promozione dalla C1 alla Serie B), giocarci contro mi faceva sempre un certo effetto. Il ricordo più bello in assoluto resta l’esordio in Serie A con la maglia del Parma contro il Cagliari“.
Che partita ti aspetti?
“Sarà una partita molto difficile per tutte e due le squadre. Per il Bologna perchè il Parma ha cambiato allenatore e quando ci sono dei cambiamenti del genere, vuoi o non vuoi, al 90% una scossa la dai. Il Bologna incontrerà un Parma arrabbiato che farà di tutto per invertire la rotta il prima possibile, a partire da domani; per il Parma sarà altrettanto una sfida difficile perchè incontra un Bologna che in questo momento è una squadra molto forte, una squadra che sa quello che vuole, in poco tempo Italiano li ha sistemati secondo la sua visione di calcio e ora raccoglie i frutti del proprio lavoro”.
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Fabio Pecchia, ex allenatore del Parma (Lapresse)
Ti aspettavi l’esonero di Pecchia? Cosa ne pensi di Chivu?
“A tanti è dispiaciuto per l’esonero di Pecchia, i primi a rammaricarsi sono stati proprio i dirigenti perchè è stato l’allenatore che ha riportato il Parma in Serie A e poi per una serie di situazioni, infortuni, un po’ di sfortuna, il Parma è scivolato in una posizione critica. Chivu? Sicuramente la società avrà ponderato bene la scelta, ha fatto molto bene con la Primavera dell’Inter, l’ho visto tante volte quando era ancora calciatore. Speriamo che sia la scelta giusta e che porti risultati”.
Oltre a Parma e Bologna, hai vestito anche le maglie di Inter e Napoli. Chi vedi favorito per lo Scudetto?
“Inter e Napoli lotteranno fino alla fine per il titolo. Sono due squadre forti, con grandi allenatori e giocatori determinati”.
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Inter Milan’s head coach Simone Inzaghi, left, embraces Napoli’s head coach Antonio Conte prior to a Serie A soccer match between Inter Milan and Napoli at the San Siro stadium in Milan, Italy, Sunday, Nov. 10, 2024. (AP Photo/Luca Bruno)
Come ti spieghi il calo dell’Inter nelle ultime partite, soprattutto negli scontri diretti?
“Il calo dell’Inter è dovuto a diversi fattori, infortuni e alcuni giocatori non sono al massimo della condizione, Se quei tre-quattro calciatori determinanti non sono al 100%, la squadra ne risente, c’è poco da fare. A maggior ragione in un campionato livellato come il nostro”.
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Champions League (© Lapresse)
Ti aspettavi una prestazione così deludente dalle squadre italiane in Europa? Cosa è mancato ad Atalanta, Milan e Juventus?
“Le nostre sono squadre forti, ma non si sono dimostrate tali. La qualificazione delle avversarie alla fase successiva della Champions League è arrivata per meriti, non per fortuna. Forse il Milan ha perso più per un episodio, ma Juventus e Atalanta hanno perso meritatamente la gara di ritorno, dopo aver fatto una buona prestazione all’andata”.
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