“Quel ramo del lago di Como che volge a… Assane Diao”. Non un’esagerazione, ma il rapporto tra lo spagnolo e Cesc Fabregas sembra davvero assumere i contorni del celebre inizio del primo capitolo dei Promessi Sposi. Definire l’ex Real Betis una delle sorprese più belle della formazione guidata dall’ex Barcellona è quasi riduttivo. Ma l’impatto con il calcio italiano del classe 2005 è qualcosa di indescrivibile. Dal suo arrivo, Fabregas non ne ha potuto fare a meno. Sono già 669 i minuti disputati in otto partite.
Fabregas, mentalità e idee: la chiave del successo di Cesc
Diao-Como, che impatto con la Serie A!
Basterebbe già solo questo dato per rendersi conto della centralità dell’esterno nel progetto tecnico di Fabregas. Il Como non può fare a meno di Diao e la conferma è arrivata anche nella sfida contro il Napoli. Proprio l’ex Betis si è preso il lusso di inguaiare la corsa scudetto del Napoli di Conte con un gol da attaccante puro. Un inserimento perfetto, visto e servito da un altro luminario del nostro calcio come Nico Paz. Palla in profondità con l’esterno e conclusione dello spagnolo che s’insacca alla destra di Meret.
Nico Paz e Assane Diao (Lapresse)
Una rete che porta a cinque il bottino personale in otto partite. La prima, in ordine cronologico, nella sconfitta per 1-2 contro il Milan. State giorni più tardi il bis nel 4-1 rifilato all’Udinese. Poi, due turni di pausa per poi tornare alla riscossa con tre reti consecutive: in casa contro la Juve, al Franchi contro la Fiorentina e di nuovo al Sinigaglia proprio contro il Napoli. Oltre al fiuto del gol, ci sono poi le qualità: la corsa e il dribbling che hanno fatto innamorare Fabregas e – dopo poche giornate – anche i tifosi del Como. Gli stessi che da settimane ballano e cantano sulle note del famoso ritornello “Sembra Messi ma è Diao”. Una nuova stella è nata.
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