Se il numero di turbolenze fosse direttamente proporzionale al numero di gol realizzati, l’Atalanta non sarebbe poi chissà quanto lontana dalla perfezione. Tre gli snodi principali: il campo (e la Dea ha convinto), lo spogliatoio (sembra tornato il quieto vivere) e il futuro (per cui restano ancora dubbi).
Andando per gradi: la vittoria netta contro l’Empoli è servita innanzitutto a risollevare il morale dopo la cocente eliminazione dalla UEFA Champions League. L’alone di amarezza per il ko contro il Club Brugge si è avvertito anche contro i toscani. Ma in pieno stile Gasperini, Retegui e compagni hanno saputo trasformare quella rabbia mista a delusione in linfa per tornare alla vittoria in campionato dopo lo scialbo zero a zero contro il Cagliari.
Champions o scudetto? Atalanta, il futuro tra sogno e realtà
Atalanta, Gasp-Lookman pace fatta: nel bene di tutti
Ma non solo, perché i tre punti contro l’Empoli sono stati vitali anche per ritrovare una sorta di equilibrio interno. Osservato speciale lo spogliatoio. O meglio, Ademola Lookman (tornato alla carica con una doppietta). Quella appena terminata è stata probabilmente la settimana più complicata da quando l’ex Leicester veste la maglia nerazzurra. Il botta e risposta tra conferenza stampa e messo social del calciatore, sono ormai fatti noti alle cronache. Così com’è stato resto nota il faccia a faccia tra calciatore e tecnico per mettersi tutto alle spalle. Ad avere la meglio – nell’interesse di tutti – è stato il quieto vivere, con Gasp e Lookman che si sono stretti la mano e poi si vedrà.
L’esultanza di Lookman (Lapresse)
Ed è proprio questa l’ultima turbolenza (forza la più forte) che scuote l’Atalanta. Il futuro. Questo più che mai incerto anche per una società abituata da sempre a muovere i propri passi con estremo rigore scientifico. Due i faldoni sulla scrivania della famiglia Percassi: il primo, denominano “Lookman”; il secondo, targato “Gasperini”. Per entrambi la stessa data di scadenza: la fine della stagione.
Quale futuro? E il sogno scudetto…
Ma se sul calciatore la società non ha chissà quale grossa interrogativo (le qualità sono indiscutibili così come il valore economico), sul tecnico ci sarà eccome da ragionare dalle parti di Zingonia. “La nostra idea è quella di rispettare al massimo la sua volontà”, ha detto l’ad Luca Percassi prima della sfida contro l’Empoli. “Se la sua volontà è quella di non rinnovare ce ne faremo una ragione, ma in ogni caso ne parleremo a fine stagione”.
Questioni e volontà di cui si discuterà nelle prossime settimane. Intanto, l’attualità dice che l’Atalanta (fuori dalle Coppe e con la testa solo al campionato) è stazionaria terzo posto. Due i punti di distacco dal Napoli, tre dall’Inter. Inutile dire che tutto può ancora accadere in concomitanza con lo scontro diretto tra prima e seconda della classe di sabato prossimo. La Dea è lì e l’ambizione scudetto non è poi svanita del tutto. Sul tema delle turbolenze, l’Empoli sembra averle attutite. Per il futuro poi si vedrà.
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