Il riscatto tanto atteso dopo l’eliminazione prematura dalla Champions League per mano del Feyenoord non è arrivato. Quella che si è conclusa sabato all’Olimpico Grande Torino, è stata la settimana più difficile della stagione per il Milan, sconfitto 2-1 dal Toro e scivolato a -8 punti dal 4° posto. La formazione di Sergio Conceiçao non è riuscita a beneficiare dei passi falsi di Bologna e Fiorentina ed è rimasta alle spalle di entrambe in classifica, col rischio di dover far fronte anche al ritorno della Roma (impegnata nel Monday Night col Monza).
Una stagione difficile
Una stagione iniziata male e che rischia di andare incontro ad un finale peggiore, a meno che dopo la vittoria in Supercoppa, non possa arrivare un secondo trionfo in Coppa Italia. Ad oggi la qualificazione in Champions resta difficile, il successo nel derby di Fonseca con l’Inter sembrava potesse dare il là ad una svolta che non è mai arrivata, anzi i risultati altalenanti hanno di fatto sancito il suo esonero.
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Paulo Fonseca, ex Milan / Lapresse
Discorso simile anche per Conceiçao che dopo la seconda vittoria stagionale nel derby di Milano, disputato sul suolo arabo, è andato incontro alla stessa sorte del connazionale predecessore, uscendo anzitempo dalla Champions League e ad oggi lontano dal 4° posto.
Ai risultati del campo si aggiungono i problemi di gestione dello spogliatoio, il pugno di ferro dell’attuale allenatore del Lione e dell’ex Porto non ha cambiato granchè, anzi rischia di trasformare tutto in una polveriera che potrebbe esplodere da un momento all’altro, e all’interno della dirigenza: manca una figura chiave nel ruolo di direttore sportivo, la campagna acquisti estivi non ha contribuito a migliorare i risultati, anzi alla luce del 2° posto dello scorso anno li ha addirittura peggiorati. L’impatto di Felix, Gimenez, Walker è stato buono, ma brilla a fasi alterne come i vari Leao e Theo Hernandez, quest’ultimo protagonista in negativo col Feyenoord.
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Sergio Conceiçao, Milan (Lapresse)
Anche Pulisic, uno dei pochi ad aver avuto continuità con entrambe le guide tecniche in stagione, non attraversa un momento positivo e le insinuazioni su un suo possibile addio a fine stagione, legato ad un presunto litigio con mister Conceicao, non ha aiutato contro il Torino.
13 finali per il 4° posto
Finchè l’aritmetica non condannerà il Milan, la speranza sarà la vera alleata dei rossoneri nella corsa al 4° posto. Mancano 13 finali al termine della stagione, i punti di distanza dal 4° posto, momentaneamente occupato dalla Juventus, sono otto. Si comincia giovedì con il recupero della nona giornata di Serie A contro il Bologna al Dall’Ara, un appuntamento che il Diavolo non può fallire: con un successo scalzerebbe la Fiorentina dal 6° posto e metterebbe tra sè e i felsinei tre punti di vantaggio, con lo scontro diretto di ritorno a San Siro ancora da giocare.
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Pallone Champions League / LaPresse
Domenica alla Scala del Calcio arriva la Lazio di Baroni. Dopo il 2-2 dell’andata, servirà la partita perfetta, per rosicchiare altri punti pesanti ad una diretta concorrente. Nel caso in cui Leao e compagni dovessero fare sei su sei, salirebbero al quinto posto, agganciando proprio la Lazio a quota 47, a -2 dalla Juve che ospiterà il Verona allo Stadium. Da una settimana da incubo a quella da sogno, ma servono due vittorie.
E senza Champions
Dopo la Lazio il Milan sfiderà Lecce, Napoli, Udinese, Venezia, Genoa e Roma in trasferta, e se la vedrà tra le mura amiche contro Como, Fiorentina, Atalanta, Bologna, Monza. Nel caso in cui non dovesse arrivare la qualificazione in Champions League non sarebbe da escludere una possibile rivoluzione sia in panchina, sia all’interno dell’organigramma societario, sia nell’organico rossonero.
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L’espulsione di Theo col Feyenoord (Lapresse)
Senza il pass per la massima competizione europea potrebbero finire sul banco degli imputati Sergio Conceiçao, ma anche i senatori rossoneri. Se da una parte la dirigenza del Milan sarebbe disposta a rinnovare il contratto di Mike Maignan, nonostante l’attuale capitano sia finito dietro la lavagna all’andata col Feyenoord e contro il Torino, lo stesso non si può dire di Theo Hernandez e Leao.
Ai piani alti, invece, il direttore dell’area tecnica Geoffrey Moncada va in scadenza a fine stagione e non è detto che il rapporto professionale col club di Via Aldo Rossi proseguirà. Arriverà un nuovo direttore sportivo? Resta, inoltre, da decifrare anche il futuro dell’Ad Giorgio Furlani. Il campo arbitrerà il destino del Milan.
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